Mazzarino, scontro sulle ore del personale part time. Sindacati abbandonano il tavolo tecnico
di Redazione
«Le organizzazioni sindacali esprimono la loro sorpresa e amarezza per l’esito del tavolo tecnico del giorno 8.04.2021. Esito, quest’ultimo, che ha indotto i rappresentanti dei lavoratori ad abbandonare il confronto perché pur dichiarando la disponibilità a risolvere la questione, la Parte Pubblica ulteriormente rimandava la conclusione delle richieste ad altra data da destinare». Lo scrivono Gianfranco Di Maria (Cisl), Nicola Cannizzo (Cgil) e Lino Salanitro (Uil). Amarezza e soprattutto stupore originati dalla considerazione che le organizzazioni ritenevano di aver instaurata, anche in questo Ente, la propizia sinergia tra il “sindacato” e il vertice di un’Amministrazione competente e lungimirante. Nonostante l’ottimo e aperto rapporto intrattenuto, valutato foriero di esiti positivi, abbiamo dovuto prendere atto che la questione non era risolta. Pare a poco o nulla è valso che il sindacato, in maniera unitaria, nei frequenti incontri del tavolo tecnico, ha avanzato richieste che, a nostro parere, di immediata attuazione. Esse, tra l’altro, a sostegno di tali richieste abbiamo portato pareri dei Professori Bianco, Bertagna ecc.
A fronte dei suddetti incontri e del tenore di essi, eravamo certi che la riunione dell’8 Aprile fosse la data ultima nella quale l’amministrazione e la parte pubblica, rappresentate rispettivamente dal sindaco e dalla segretaria generale, a fronte delle dichiarazioni di volontà favorevole espresse in favore del personale ci comunicasse il quantum disponibile per l’aumento delle ore al personale part-time e la data d’inizio di tale nuova organizzazione. Contrariamente, ci ha rappresentato che sostanzialmente occorre aspettare ancora ulteriore tempo in quanto si devono perfezionare alcuni atti. A sentire ciò i sindacati dopo avere ribadito le ragioni dei Lavoratori e precisamente che:
- l’aumento delle ore ai lavoratori part-time a 18 e a 24 ore è indispensabile per l’Ente in quanto l’organico del Comune è a “lumicino” (abbondantemente sottodimensionato);
- tale aumento serve a mantenere, anzi, ad aumentare i servizi resi ai cittadini di Codesta Comunità;
- il carico di lavoro prima svolto dai colleghi andati in quiescenza in questi ultimi anni (quota 100 ecc.), chiaramente, ricade sulle spalle di coloro che sono in servizio e, nello specifico, sui colleghi a 18 ed a 24 ore;
- il carico di lavoro aggiunto a quello già espletato dai colleghi de quo, evidentemente, non può essere svolto in 18 o 24 ore settimanali. In buona sostanza, più ore lavorate equivale a servizi per la collettività.
Con estremo dispiacere, non hanno potuto fare altro che “abbandonare il tavolo tecnico” risultato infruttuoso e chiamare i Lavoratori all’Assemblea che avrà luogo giorno 12 c.m.- In tale Assemblea, a fronte di quanto accaduto, si proporrà la proclamazione dello Stato di agitazione ed altre iniziative sindacali, ivi compreso lo sciopero ed il tavolo Prefettizio, tese a sollecitare l’Amministrazione a risolvere la “questione” che interessa, ancor di più in questo frangente di grave difficoltà, i servizi resi dal Comune quale Ente di prossimità e sussidiario più vicino ai cittadini del Territorio.