Cinquestelle primo partito, Musumeci al 29,3. Pd quasi al minimo storico, solo il 9.8 per cento
di Redazione
Musumeci si gode il primato nei sondaggi, il Movimento Cinquestelle primo partito in Sicilia. E il Pd? Un incubo, meno 10 per cento rispetto alla rilevazione di circa un anno fa, pubblicata dal quotidiano La Sicilia. Dato al 21 per cento, circa nel 2021, ora verrebbe stimato attorno al 10 (9,8) Va bene, in mano abbiamo solo un sondaggio. Ma come la notizia, pubblicata stamane dal Fatto Quotidiano, ha causato una certa inquietudine nelle segreterie: da quella Dem alla Lega. L’istituto, Keix Knowledge, ha scelto una base statistica di circa mille intervistati.
Ecco i risultati: Nello Musumeci (Diventerà Bellissima) viene dato al 29,3; Giancarlo Cancelleri (M5S) 22,0; Cateno De Luca (Civico) 14,8; Claudio Fava (Sinistra, Cento Passi) 12,7; Caterina Chinnici (Pd) 7,6; Gianfranco Micciché (Forza Italia) 5,0; Dino Giarrusso (M5S) 4,0; Nino Minardo (Lega) 2,7; Pietro Bartolo (Pd) 2,0.
Secondo lo stesso sondaggio, il Movimento Cinquestelle è il primo partito in Sicilia, mentre il centrodestra, se compatto, supererebbe abbondantemente il 40 per cento.
Nel dettaglio: M5S 22,9 per cento; Fdi Meloni 15,4; Forza Italia 10,3; Lega 7,8; Diventerà Bellissima 6,8; De Luca – Sindaco di Sicilia 6,6; Italia Viva – Renzi 3,3; Sinistra – Fava 3,0; Sinistra Italiana Leu 2,6; Nuova Dc 2,8; Udc 1,6.
Ovviamente si tratta di sondaggi. E vanno presi con le molle.
«Il sondaggio di questi giorni – dice Nuccio Di Paola, capogruppo M5S all’Ars – attesta che il M5S in Sicilia è ancora di gran lunga la prima forza politica e, di conseguenza, la locomotiva del Movimento in Italia. Troppe volte le Cassandre di turno si sono affrettate a darci per morti e sempre sono state smentite dai fatti».
Di Paola non figura tra i leader politici oggetto del sondaggio. Ma da più parti viene dato candidato alla presidenza della Regione per il Movimento Cinquestelle.
«I sondaggi – afferma l’esponente 5S – vanno presi sempre con le pinze, ma sono sempre indicativi di una tendenza. Del resto questi numeri sono molto vicini a quelli forniti recentemente da Demopolis che ci attribuiva un 21 per cento di consensi. Il fatto che quasi un quarto dei siciliani sia disposto a rivotarci è segno del lavoro di squadra portato avanti, del contatto costante tenuto con i territori e la conferma che possiamo e dobbiamo essere la forza trainante dello schieramento progressista in Sicilia alle prossime elezioni regionali, per mandare a casa i protagonisti del governo regionale peggiore degli ultimi decenni».