Liti, risse, schiamazzi serali e notturni, scorribande continuo di adolescenti a piedi ed in sella ai motorini, lattine e bottiglie di bevande alcoliche, bicchieri di plastica e di vetro, lasciati a terra, cartoni di pizze e fazzolettini abbandonati nelle strade, chiazze di cibo ingerito e di reflussi gastrici rimessi dallo stomaco e di urine sparse nelle strade ed anche sui muri delle abitazioni. Fenomeni tipici del bronx e del ghetto che nei fine settimana continuano a turbare il quieto vivere dei residenti nelle strade del Centro storico, a tal punto che ormai, sentendosi impotenti, sono sempre più sull’orlo di una crisi di nervi e non sanno più a chi rivolgersi pur di ottenere concreti interventi da parte delle Istituzioni e delle autorità preposte alla pubblica sicurezza, volte a debellare il fenomeno ed a riportare nei luoghi la vivibilità e la civile convivenza.
E sabato sera nella via San Basile angolo via Contessa, i comportamenti incivili di giovani di età adolescenziale sono nuovamente sfociati in una furiosa lite, probabilmente fra un automobilista di passaggio ed un giovane, il quale avendogli forse sussurrato qualcosa di pungente mentre passava alla guida della sua auto, sarebbe sceso dal veicolo e lo avrebbe preso a pugni nel volto causandogli il sanguinamento dal naso e varie tumefazioni.
Sul posto è intervenuta pure l’ambulanza del 118 che ha trasportato il giovane sanguinante dal naso e tumefatto nel volto al pronto soccorso.
Un residente del centro storico che per ovvie ragioni di sicurezza preferisce restare anonimo, racconta: ”Durante ogni fine settimana è lo stesso incubo in questa zona dove decine e decine di ragazzi vengono a bivaccare dietro gli usci delle case e fino a bloccare il nostro passaggio.
Accade che dopo le 22 sono sempre gli over 16 che disturbano la quiete pubblica e fino alle 4 della notte, i quali si ubriacano e poi litigano compiendo anche atti di vandalismo di ogni genere.
Ieri mattina la polizia ha acquisito in ordine all’accaduto le immagini riprese da alcune telecamere nella strada e speriamo che possano determinare una svolta positiva.
Abbiamo presentato come comitato di quartiere tantissimi esposti alle autorità, ma a tutt’oggi purtroppo senza esito.
Ciò che ci assilla è il timore di subire ritorsioni quando cerchiamo di invitare i ragazzi a non fare chiasso e di andare via.
Addirittura è accaduto una ragazzina ha pure chiamato il padre perché si è sentita bistrattata.
Non ci sono più valori di rispetto verso il prossimo purtroppo, né sani principi ed educazione, poiché le famiglie di queste bande di adolescenti sono completamente assenti e come se non bastasse pure fan dei figli.
Così purtroppo, duole dirlo, non c’è più speranza e neanche futuro”.