Niscemi celebra la giornata del rifugiato, calci a un pallone tra abbracci e solidarietà
di Alberto Drago
La recente ricorrenza della “Giornata mondiale del rifugiato” che celebra la forza ed il coraggio di milioni di rifugiati, è stata caratterizzata in città dallo svolgimento di un “Triangolare di calcio a 5” organizzato dal “Sai Niscemi Msna”, una struttura di accoglienza per minori immigrati che è gestita dalle Cooperative “San Francesco” ed “Opera prossima”.
Al “Triangolare” che si è svolto nel campetto dell’Oratorio della Parrocchia “Anime Sante del Purgatorio” di contrada Pilacane di cui è parroco don Lillo Buscemi, hanno partecipato le squadre del Movimento cristiano lavoratori “Madre Teresa di Calcutta” (presidente Alfonso Parisi) ed una formazione del Centro professionale istruzione adulti “Verga” di Niscemi.
Il Movimento cristiano lavoratori “Madre Teresa di Calcutta” ha sempre coinvolto in diverse attività ludico, ricreative e sociali i giovani immigrati, mentre il Centro professionale istruzione adulti “Verga” della città è una scuola che loro frequentano per apprendere la lingua italiana e conseguire la licenza media.
L’idea del “Triangolare di calcio a 5” è infatti scaturita dalla passione per lo sport calcistico che accomuna i giovanissimi immigrati ospiti della struttura di accoglienza del “Sai Niscemi Msna” con i componenti delle altre due squadre costituite da calciatori di varie fasce generazionali, ma tutti con la voglia di divertirsi.
I Match sono stati arbitrati da Alfonso Quinci, che per anni è stato l’operatore sportivo della struttura di accoglienza della città.
Ad avere vinto il “Triangolare di calcio a 5” con la consegna di un trofeo, è stata la squadra del Movimento cristiano lavoratori “Madre Teresa di Calcutta” mentre i componenti delle altre due squadre, hanno avuto in dono una medaglia ricordo con la scritta “Gmdr 2022”.
Le tre squadre hanno poi condiviso insieme un buffet.
Contentissimi gli immigrati ospiti del “Sai “Niscemi Msna”, soprattutto perché il “Triangolare di calcio a 5” ha costituito per loro un’ottima occasione di socializzazione e d’integrazione con il territorio niscemese.