Straordinaria e suggestiva cena sotto le stelle martedì sera nella splendida cornice del Belvedere di Niscemi e con i tavoli apparecchiati a colori e colmi di pietanze accostate e preparate da vari gruppi di persone, anch’essi in look perfettamente abbinato e che si sono sfidati nell’ambito della seconda edizione del Concorso a squadre “Cena a colori”, che ha bandito la Pro Loco con il patrocinio del Comune.
Al concorso, presentato da Cristina Disca, presidente della Pro Loco, consistente nella creazione e preparazione di cibo al colore abbinato al tovagliato ed all’abbigliamento dei commensali, hanno partecipato 7 gruppi secondo il colore loro assegnato. Vincitore il tavolo arancione, rappresentato da Giuseppe Bennici, con l’assegnazione del premio Food e la consegna di una cesta, nonché il tavolo giallo, rappresentato da Francesco Marino, con l’assegnazione del premio creatività e la consegna di un’altra cesta.

La sfida ha visto mettersi in gioco gruppi costituiti da associazioni e amici, due dei quali della parrocchia “Sacro cuore di Gesù”, rappresentati appunto da Bennici (tavolo arancione); Nuccia Cardaci della cooperativa sociale Insieme (tavolo verde); Carmela Gualato (tavolo nero); Concetta Buccheri (tavolo rosso); Benedetta Maria Blanco (tavolo bianco); Francesco Marino (tavolo giallo); Salvatore Buccheri psicologo e psicoterapeuta (tavolo blu-amaranto), quest’ultimo costituito dai ragazzi della Sai Niscemi, struttura che ospita migranti minori non accompagnati.

Una giuria, costituita da Cristina Disca, dal sindaco Massimiliano Conti, dall’assessore alla cultura Marianna Avila, dal presidente del Lions club Franco Gioitta e dal calatino Alessandro Bonanno, ispettore stellato di “Peperoncino rosso”, guida stellata che premia le migliori pizzerie e ristoranti sul territorio nazionale ed internazionale, ha designato come vincitori due dei sette gruppi in gara, così come previsto dal bando del concorso culinario.

Ogni squadra ha ricevuto un attestato di partecipazione per avere dimostrato originalità e dedizione nel cercare di unire il colore assegnato con i prodotti tipici e gastronomici del territorio.