I componenti del direttivo del Circolo territoriale di Fratelli d’Italia, in osservanza delle norme di distanziamento sociale volte a contenere la diffusione del Covid-19, si sono riuniti in videoconferenza, anche in vista dell’entrata della città nella cosiddetta “fase 2”. Nel corso dell’incontro in streaming, sono state assegnate le deleghe. A Massimo Spinello, Commissario della locale sezione del partito di Giorgia Meloni, è stata conferita la delega all’agricoltura e verde pubblico, mentre a Francesco Cannia, quella del territorio e problematiche legate all’immigrazione. Ad Emanuele Barberi è stata assegnata la delega all’associazionismo e Protezione civile, a Giuseppe Ticli quella delle politiche giovanili e dei tesseramenti, mentre a Mauro Cirrone quella della sanità. Le altre deleghe saranno distribuite nei prossimi giorni. Il direttivo del partito ha anche deciso di  formulare una serie di proposte al sindaco, chiedendo anche allo stesso un incontro.

Proposte che sono finalizzate a dare risposte alla comunità niscemese in relazione alle difficoltà che stanno vivendo tante famiglie, attività commerciali ed artigianali.

Fratelli d’Italia chiede l’attivazione di una rete Wi – Fi in tutto il territorio comunale e fino  alla riapertura degli Istituti scolastici.

Ciò perché diverse famiglie, non hanno le possibilità economiche per abilitare una connessione a internet e con la conseguenza che tanti alunni non possono seguire le lezioni in streaming tenute dagli insegnanti con la didattica a distanza.

Fra le proposte, anche l’individuazione di una figura professionale che possa aiutare in remoto, quanti non utilizzano correttamente i dispositivi multimediali; la richiesta di esenzione degli oneri concessori per i cambi di destinazione d’uso a destinazione commerciale in tutto il territorio comunale; l’incentivazione per la riapertura di nuove attività autonome con l’esenzione dei tributi locali fino alla fine dell’emergenza sanitaria.

“Le imprese artigiane e commerciali” scrive Fratelli d’Italia,”a causa della chiusura delle attività, subiscono una situazione di disagio non indifferente, poiché continuano lo stesso a sostenere  le spese dell’affitto dei locali, dell’energia elettrica, del gas, dell’acqua e tante altre”.