All’età di otto anni ha intrapreso con entusiasmo la pratica dello scoutismo con i lupetti dell’Agesci Niscemi 1 e nei giorni scorsi, essendo ora guida della squadriglia Pantere dello stesso reparto ed alunna della terza classe sezione A delle medie del plesso “Alessandro Manzoni” dell’Istituto comprensivo diretto dalla professoressa Licia Salerno, ha sostenuto con l’ottenimento del massimo voto, 10 e lode, gli esami di terzo anno delle medie in divisa scout e con la presentazione di una tesina sullo scoutismo. È così che Clarissa Cannia, con 5 anni di esperienza scoutistica, ha sentito di sostenere l’esame di terzo anno della scuola secondaria di primo grado con una tesina, intitolata “I valori educativi dello scoutismo” (docente referente Daniela Salerno). Un’esperienza quella dello scoutismo che unitamente al percorso scolastico, hanno fatto maturare ulteriormente Clarissa Cannia, poiché ha sofferto in tenera età la perdita del padre venuto a mancare prematuramente.
Nella tesina, Clarissa, oltre alle materie studiate a scuola, ha approfondito lo scoutismo nella lingua inglese soffermandosi su Baden Powell, fondatore degli scout, sullo scoutismo cristiano e sulle Aquile randagie, una squadriglia scout del nord che prese il nome da un’aquila avvistata in cielo perché durante la seconda guerra mondiale e nel periodo delle restrizioni fasciste, diede loro senso di libertà.
Le aquile randagie comunicavano con l’alfabeto morse e nomi in codice ed aiutavano i partigiani durante le uscite nei boschi isolati a nascondere persone a rischio per farle passare il confine svizzero.
“Noi scout Agesci siamo cristiani”, ha scritto Clarissa nella sua tesina,”e menzioniamo Dio anche nella nostra promessa, accanto al nostro onore che nessuno può levarci.
Poniamo il nostro servizio a chiunque ne abbia bisogno, proprio perché camminiamo in un sentiero di fede”.
Ad avere trasmesso fortemente a Clarissa Cannia i valori dello scoutismo, sono stati i capi scout dell’Agesci Niscemi 1 Salvatore Giarrizzo e Linda Reale.