Niscemi, colori e fiaccole contro l’orrore della guerra. «Una buona azione per la pace»
di Redazione
Anche da Niscemi è stato lanciato venerdì sera per fermare la guerra in Ucraina un sentito e forte messaggio di pace e di solidarietà verso il popolo ucraino, con lo svolgimento di una fiaccolata per la pace denominata “Una buona azione per la pace” e che è stata caratterizzata dall’illuminazione del prospetto del Museo civico con i colori della bandiera Ucraina e e da canti, preghiere, poesie, pensieri e momenti di riflessione e raccoglimento.
Non sono mancati neanche accorati appelli umanitari e di speranza al dialogo diplomatico affinché la Russia possa fermare l’invasione in Ucraina e porre fine all’esodo ed alla sofferenza del popolo ucraino, soprattutto in termini di vite umane spezzate dai bombardamenti e di distruzione di abitazioni frutto di tanti anni di sacrifici e di lavoro.
Alla manifestazione che si è svolta a piazza Martiri di Nassiriya, patrocinata dal Comune ed organizzata dagli scout dell’Agesci Niscemi 1 e 3, del Cngei e dell’Aisa sono intervenuti con le fasce istituzionali il sindaco Massimiliano Conti, il presidente del Consiglio comunale Fabio Bennici, i lupetti e gli scout delle tre associazioni, tanti liberi cittadini e rappresentanze di tante associazioni della città.
Toccanti, i momenti di preghiera, i canti ed i messaggi contenuti in tante lettere della pace che dopo essere state lette sono state deposte all’interno di una cesta, così come gli interventi del sindaco Massimiliano Conti e del presidente del Consiglio comunale Fabio Bennici volti all’affermazione dei valori della pace e della fratellanza umana.
Significativi anche gli interventi dei capi gruppo scout Giuseppe Blanco (Agesci Niscemi 1), Gaetano Ciavola (Cngei), Marco Crescimone (Aisa) e Mariano Sentina (Agesci Niscemi 3) ed i messaggi commoventi e di grande sensibilità contro la guerra che sono stati letti prevalentemente dagli scout e dai lupetti e da altri rappresentanti di associazioni presenti alla fiaccolata per la pace, i quali hanno evidenziato come la cultura della pace si basa sull’idea della non violenza e come invece la guerra porti soltanto dolore, morte e distruzione.
Commoventi anche le testimonianze di alcune famiglie ucraine che vivono in città per quando sta accadendo nella loro terra d’origine e per quello che stanno vivendo tanti loro cari congiunti.