È il giorno del grande dolore e del triste addio a Salvatore Leonardi, il giovane di 30 anni deceduto domenica sera in una vasca d’acqua irrigua di contrada Ulmo, dove si era calato attraverso un tubo di polipropilene per cercare di salvare “Ares”, il suo cane, che sgambettando sul posto, vi era accidentalmente precipitato dentro. Le esequie a celebrazione dei funerali del giovane è prevista oggi pomeriggio alle 16 in chiesa Madre.
Sul corpo del giovane è stato eseguito ieri pomeriggio all’obitorio del cimitero di contrada Farello di Gela, l’esame autoptico che l’Autorità giudiziaria ha disposto per ulteriori accertamenti.
Una tragedia per la quale l’intera città si è sentita scossa emotivamente da un comune grande dolore, fino allo shock.
Salvatore Leonardi insieme ad un amico ed al suo fedele pitbull si era recato in contrada Ulmo per farlo sgambettare, quando il cane, ha raggiunto una zona rialzata del terreno agricolo, alberata prospiciente la vasca e c’è precipitato dentro.
Il giovane non ha avuto esitazioni e temendo un annegamento del suo “Ares”, si è calato dentro la vasca per tentare di salvarlo attraverso un tubo di polipropilene, trattenuto in superficie dal suo amico.
Raggiunta la superfice dell’acqua a circa sette metri dalla bocca, tenendosi nel tubo, Salvatore si sarebbe messo subito Ares sulle spalle ed avrebbe tentato di risalire energicamente impugnando il tubo ma senza riuscirci.
Il suo amico ha così chiesto con il telefonino i soccorsi chiamando il 112 e malgrado le difficoltà che sarebbero state determinate dalla mancanza e dalla debolezza del segnale telefonico nella zona.
Pare che lo sfortunato giovane, proprio all’arrivo dei Vigili del fuoco del distaccamento di Gela, a 50 minuti circa dalla richiesta del soccorso, ormai colto da ipotermia e privo di forze, si sarebbe inabissato nel fondale della vasca, senza più dare segni di vita.
Il corpo di Salvatore Leonardi è stato poi recuperato e riportato in superficie dal Nucleo sommozzatori di Palermo dei Vigili del fuoco, i quali hanno pure recuperato Ares in vita, anche se stremato ed infreddolito dalla permanenza nell’acqua della vasca.
Una tragedia che ha suscitato una tristezza infinita ed intensi sentimenti di cordoglio, affetto e commiato nei social in memoria di Salvatore: “era bello anche dentro…non è giusto; Addio Eroe; ti ricorderò sempre come un bravo ragazzo gentile e sorridente; un carissimo ragazzo, solo uno come lui poteva sacrificarsi per il suo cane; lui amava il suo cane Ares come un figlio; un cuore grande fino alla fine; stai per essere festeggiato in cielo dagli Angeli e pure nel Ponte dell’Arcobaleno; sei riuscito a salvare il tuo Ares e fino all’estremo sacrificio della tua vita, ma non doveva andare così”.

edia.