Niscemi, i mestieri d’un tempo nell’era della globalizzazione. Un incontro al museo civico
di Alberto Drago
Nell’era della globalizzazione riscopriamo gli antichi mestieri. È il tema di un convegno promosso dalla “Fidapa Bpw Italy del distretto Sicilia – vice presidenti della provincia di Caltanissetta” patrocinato dai Comuni di Niscemi, Caltanissetta, Gela, Mussomeli e Serradifalco. L’evento, che si è svolto al Museo Civico, interessante per via dei notevoli spunti di riflessione soprattutto culturali e sociali che ha offerto, è stato anche colorato di folclore con gli alunni della media Manzoni del Gruppo teatro ricerca folk che hanno eseguito balletti siciliani nel suggestivo antico chiostro del Museo accompagnati in abbigliamento folcloristico siciliano da un’orchestrina diretta dal maestro Alfonso Dimartino.
Ed a maggior ragione in un contesto museale dove vi sono esposti reperti dell’antica civiltà contadina ed artigiana.
Dopo i saluti di Carmela Lo Bue (presidente del distretto Sicilia Fidapa), Giuseppina Sedita, (vice presidente Membership Bpw International), Marianna Avila (presidente della Fidapa di Niscemi), del sindaco, Massimiliano Conti, della vicesindaca di Gela, Mariangela Faraci, della consigliera comunale di Caltanissetta Angela Caruso e del direttore del Museo civico Franco Mongelli, ha introdotto i lavori del convegno Cettina Corallo (vice presidente nazionale della Fidapa).
Sul tema dell’incontro, moderato da Letizia Bonanno (vice presidente del distretto Sicilia della Fidapa), hanno relazionato Enrico Curcuruto (memorie del sottosuolo), Antonio Frenda dell’Università degli studi di Palermo (memoria culturale e museografica nel nisseno – temi e prospettive) e Rosalba Panvini, archeologa dell’Università degli studi di Catania (Antichi mestieri: la documentazione archeologica).
Antichi mestieri che nell’Era globalizzazione e così come hanno fatto rilevare nei loro interventi i relatori, costituiscono una grande risorsa di tipo antropologica, culturale e da custodire.
Diversi gruppi di volontari hanno fatto anche rivivere gli antichi mestieri nei suggestivi ambienti del Museo dell’antica civiltà contadina ed artigiana appositamente ricreati.