Niscemi, il carciofo nostrale eccellenza della tavola. Sarà tutelato e valorizzato
di Alberto Drago
Il carciofo nostrale di Niscemi, varietà a rischio di estinzione perché quasi non più coltivato dalle aziende agricole locali, è stato dichiarato nel corso di una conferenza stampa “Presidio Slow Food” dalla Condotta “Terre del Maroglio” di Niscemi, di cui è fiduciaria Valentina Maria Vacirca.
Si tratta di un importante riconoscimento che oltre ad evitare l’estinzione del carciofo Nostrale di Niscemi, avente una forma a calice e storicamente noto come “Vagghiardu”, privo di spine e dal gusto tenue, ne certifica la produzione controllata e ne valorizza e rilancia la coltivazione.
Sono pochi i produttori di carciofo che hanno coltivato il Nostrale, fra questi Marco Crescimone e Francesco Perticone, presenti alla conferenza introdotta da Lorena Mangiapane e che si è svolta nella casa di Enzo Parisi e Giuliana Mangiapane in contrada Vituso, entrambi soci Slow food.
Hanno partecipato all’incontro anche il sindaco Massimiliano Conti, che si è dichiarato disponibile a sostenere le attività di promozione e valorizzazione di Slow food, Fabio Di Francesco portavoce di Slow food Sicilia e Stefania Mancini Alaimo del direttivo regionale di Slow food.
Con la dichiarazione del carciofo nostrale “Presidio Slow food” la Condotta si è impegnata a sostenere i produttori che lo coltiveranno, poiché saranno seguiti anche dalla Fondazione Slow food Italia.
Fabio Di Francesco ha puntualizzato che un presidio Slow food è un sistema di difesa e tutela di un intero territorio, poiché il riconoscimento di un ortaggio o di un prodotto agroalimentare vuol dire che ha un’importanza economica, culturale e di tutela della biodiversità.
Valentina Maria Vacirca ha aggiunto: “il riconoscimento del presidio è stato ottenuto soltanto per un ecotipo di carciofo che il Nostrale, poiché è quello originario e con un pochissimo coefficiente di scarto.
Con il progetto auspichiamo che il Nostrale possa tornare ad essere conosciuto in ambito domestico, commercializzato ed apprezzato dai ristoratori”.
Fanno parte del direttivo di “Slow food Terre del Maroglio” di Niscemi anche Rosario Antonio Rizzo (segretario), Maria Agata Ragusa (tesseramento e comunicazione), Lorena Mangiapane (educazione), Antonio Di Martino (biodiversità e presidi), Gabriella Giugno (rapporti con la scuola), Enzo Parisi (eventi e laboratori del gusto), Francesco Tommasi (gite e animazione sociale) e Francesca Mantelli (rapporti col territorio).