Niscemi in piazza contro la guerra in Ucraina. «Qui la base militare che comanda i droni»
di Alberto Drago
Circa 400 gli attivisti dei vari comitati di lotta contro il sistema di comunicazioni satellitari Muos della Base della Marina militare americana di Ulmo hanno manifestato in città contro la guerra in Ucraina. Una scelta quella di manifestare in città per dire No alla guerra che il Coordinamento regionale dei comitati No Muos ha deciso per la presenza nel territorio di Niscemi ed a pochi chilometri dall’abitato, della Base della Marina militare americana di contrada Ulmo, ad uso esclusivo degli Usa e dove dal 2016 sono in funzione le contestatissime e gigantesche tre antenne Muos e dal 1994 le 46 antenne Nrtf per le trasmissioni radio navali terrestri.
I droni che decollano da Sigonella per sorvolare i cieli ucraini, vengono infatti pilotati via satellite dalla stazione Muos di Niscemi e ciò, oltre a coinvolgere direttamente la Sicilia nella guerra in Ucraina, la espone al rischio di ritorsioni militari.
I manifestanti, provenienti con gli autobus da Catania, Palermo, Caltagirone Ragusa e da altre località dell’isola, si sono radunati in Largo Spasimo e poi si sono mossi in corteo sventolando bandiere No Muos, No Tav, di Rifondazione comunista, dei Cobas, dell’Unione sindacale di base (Usb) e di altre organizzazioni con striscioni e cartelli contenenti scritte contro la guerra e gridando slogan ad effetto.
“No Muos fino alla vittoria – fuori dalla guerra, fuori dalla Nato – noi non ci arruoliamo – guerra alla guerra – fermiamo la guerra – donne No War No Muos – Non pagheremo la guerra dei ricchi – via le basi Nato dalla nostra terra – la pace non si arma –
Smilitarizziamo la Sicilia e No alla guerra, contro tutti gli imperialismi.”
Messaggi forti e chiari come pure quello del battagliero Giuseppe Maida, in corteo con una bandiera della Sicilia con la trinacria ed un cartellone con la scritta “No alla guerra Si alla pace e contenente una poesia del compianto don Giuseppe Giugno, suo zio intitolata Arcobaleno e contenente versi profondi contro la guerra.
“Mio zio don Giuseppe Giugno” ha detto Giuseppe Maida, ”è stato l’unico prete ad essere stato ricevuto dall’ambasciata americana dove ha portato un messaggio di pace e di serenità per la nostra comunità, ha donato un dipinto del sacro quadro della nostra Patrona e consegnato tutte le lettere scritte dai bambini della città preoccupati del Muos, ecco perché sono qui con questo cartellone”.
Presenti alla manifestazione contro la guerra anche il sindaco del Comune di Caltagirone Fabio Roccuzzo, insieme al vicesindaco Paolo Crispino ed all’assessore Lara Lodato il quale ha detto: ”la comunità di Caltagione condivide insieme alla comunità di Niscemi da molti anni le preoccupazioni per le emissioni del Muos, nonché la rivendicazione del diritto alla pace ed all’autodeterminazione in un momento drammatico che il popolo ucraino sta vivendo perché sottoposto all’invasione delle truppe russe”.
Il corteo dei manifestanti vigilato dalla polizia di Stato anche con l’impiego di un elicottero dall’alto, ha attraversato diverse strade dell’abitato e si è concluso in piazza Vittorio Emanuele con una commovente rappresentazione artistica statica contro la guerra e con una serie di interventi da parte di tanti attivisti No Muos volti alla smilitarizzazione della Sicilia ed al mantenimento della pace.
Negli interventi, sono stati ribaditi la condanna della guerra, giocata sul sangue dei popoli per gli interessi di chi lucra con gli spaventosi profitti dell’industria bellica, le speculazioni sul prezzo del gas, della benzina e dei generi di prima necessità che pagano come sempre le classi popolari e il rifiuto della militarizzazione crescente in ogni aspetto della vita sociale.
In tanti interventi, è stata posta l’attenzione sulla spesa per gli armamenti, 26 miliardi nel bilancio statale per l’anno in corso a fronte della presunta difficoltà di aumentare i fondi per la spesa sociale, sull’utilizzo delle basi Nato e americane in Sicilia, come Sigonella, sul tentativo in atto di “normalizzare” la presenza di apparati militari all’interno delle scuole attraverso i “Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento” (Pcto) in precedenza alternanza scuola lavoro.
Il Movimento No Muos rilancia l’appello alla partecipazione al presidio antimilitarista e antimperialista che si terrà a Sigonella domenica 20 marzo alle 10.30.
Seguirà poi l’otto aprile 2022 alle 12 un Sit-in presso l’Ufficio scolastico regionale contro il Pcto (l’ex alternanza scuola-lavoro) nelle caserme.