«Onorevole Sgarbi, per essere ascoltato da qualcuno purtroppo devi fare qualcosa di eclatante o andare contro le Istituzioni. Lei purtroppo non vuole risponderci, giustamente, perché ognuno è libero di rispondere o fare quello che vuole, evidentemente lei liberamente pensa che le denunce e gli appelli che ho mandato insieme ad altri medici non valgono un cazzo. Comunque grazie».

Sono le prime parole di una lettera inviata da Aurelio Incarbone, medico rianimatore di Niscemi, al noto critico d’arte, parlamentare e già ministro. Sgarbi ha accolto e apprezzato l’iniziativa, rilanciando il caso sui propri canali social la lettera, accompagnandolo con un breve video che ha già fatto decine di migliaia di visualizzazioni (al momento oltre 42 mila).
«Questa purtroppo – scrive Incarbone – è la prova provata (ma non mi riferisco assolutamente alla sua illustre e colta persona) di come sono uguali tutti i politici e politicanti che si fanno scudo e si difendono tra di loro. Ci vediamo (sempre non rivolto alla sua egregia persona) a tempo di elezioni, che speriamo tanto che siano il più presto possibile, e che qualsiasi o qualcuno di questi Gattopardi della politica si presenterà da noi Siciliani (ci bastano già i nostri politici siciliani…) a romperci i coglioni e stia tranquillo che saranno serviti per quello che non hanno fatto e stanno continuando a non fare.
La colpa di tutto questo disastro e di tutti questi morti è anche indirettamente della mala politica sulla sanità pubblica (la non preparazione a come poterci difendere, i tagli sulla Sanità, i tagli e l e chiusure dei reparti di un certa importanza, la mancanza di posti letto, i concorsi pubblici mai fatti, le scuole di specializzazione a numero chiuso). Vergogna!
Non hanno mai pensato che la priorità vera è la Sanità: i reparti salvavita come le Emodinamiche, le Unità Coronariche, le rianimazioni, le terapie intensive, dove operano medici con grande spirito di sacrificio e abnegazione, togliendo tempo alle loro famiglie.
In molte regioni regna il degrado, il malcostume, il non fare e l ‘assenza totale di chi dovrebbe gestire e fare funzionare un buona Sanità, e non lo fa perché non è capace o perché non viene messo nelle condizioni di farlo».

«Caro Onorevole ci sono ospedali nel meridione e anche in Sicilia, ultimati, per i quali sono stati spesi milioni di euro ma non sono stati mai aperti. Perché di queste cose nessuno dei politici parla? Potrei ancora parlare di tant’altro sulla malapolitica sanitaria ma purtroppo devono essere i cittadini a rivoltarsi veramente e seriamente contro tutti questi “signori” e mandarli a casa. Ai cittadini interessano queste cose: la salute, l’assistenza, il lavoro, le infrastrutture e una vera riforma della giustizia».
«Ecco caro Sgarbi, queste cose lei non le dice. Invece le deve dire perché questa è una lettera aperta indirizzata personalmente a lei persona seria, giusta, da parte di un medico siciliano oltre che cittadino indignato e schifato. Questo deve denunciare caro On. Questa indignazione da parte di un siciliano onesto che si è sempre battuto per migliorare la sanità.
Oggi al mio fianco ci sono i cittadini onesti che hanno veramente voglia di cambiamento.
Un siciliano di Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Dottor Aurelio Incarbone».