Niscemi abbraccia monsignor Cona. «Qui le mie origini e la devozione alla Madre celeste»
di Alberto Drago
È stata calorosa e gioiosa domenica mattina in città, l’accoglienza a monsignor Luigi Roberto Cona, 57 anni, nominato da papa Francesco e ordinato in Vaticano arcivescovo titolare di Sala Consilina e Nunzio Apostolico in El Salvador. Ad attendere il suo arrivo all’incrocio delle vie Umberto e XX Settembre c’erano il corpo bandistico della città di Niscemi, il sindaco Massimiliano Conti, il presidente del consiglio comunale Angelo Chessari, entrambi con le fasce istituzionali, il vicesindaco Pietro Stimolo, gli assessori Marianna Avila e Pino Stefanini, consiglieri comunali, il dirigente del commissariato di polizia Alessandro D’Arrigo, il commissario della polizia municipale Filippo Gentile, il parroco don Giuseppe Cafà, vicario foraneo e diversi fedeli e amici. Monsignor Cona è arrivato insieme al vescovo Rosario Gisana, dopo essere stato al santuario della Madonna del Bosco, dove ha ringraziato con un omaggio floreale e pregato la Patrona per la sua ordinazione episcopale ed il suo nuovo apostolato come Arcivescovo.
Il corpo bandistico all’arrivo del presule, ha intonato delle marce sinfoniche e si è mosso con la formazione di un corteo seguito dalle autorità civili e dai due vescovi fino a piazza Vittorio Emanuele.
A attendere nella chiesa Addolorata i due vescovi, anche i diaconi, il clero e i ministranti delle parrocchie, i quali poco dopo si sono spostati tutti in chiesa Madre, dove monsignor Cona ha concelebrato con il vescovo Gisa a e il vicario Cafà una solenne celebrazione eucaristica in apertura dei festeggiamenti in onore di Santa Lucia. In chiesa Madre, insieme alle autorità, c’erano il giudice Lirio Conti, il comandante della stazione dei Carabinieri, Lorenzo Maggestini e il vice comandante Fabio Mattei, nonché le associazioni Misericordia, Fratres, Carabinieri e gli scout dell’Agesci Niscemi 1. Durante l’omelia della solenne celebrazione, animata dal coro parrocchiale, monsignor Cona si è emozionato quando ha detto che a vigilare e a seguire i suoi passi è stata sempre la Madonna del Bosco.
«Nel mio stemma vescovile – aggiunto – ci sono il colore blu, lo stesso che appartiene alla Madonna del Bosco e tre montagnette che rappresentano la mia storia, di color terra, simile a quello delle nostre campagne, dove io, figlio di agricoltore ho appreso sin da bambino l’arte di coltivare la terra. Ricordo infatti che mio padre nel periodo delle vacanze scolastiche, mi ha insegnato a coltivare i carciofi ed a potare le vigne, l’onesta, il buon senso e la fatica per il lavoro, ricordandomi che nella vita potevano tornarmi utili. Elementi che mi hanno accompagnato durante il sacerdozio e nel servizio diplomatico presso la Santa sede.
Le mie origini non le ho dimenticate e sono proprio queste che mi fanno stare con i piedi per terra. Ora potrei sentirmi chissà chi, il primo vescovo di Niscemi, il secondo della Diocesi, ma tutto ciò non è niente».
«Io porto queste insegne – ha aggiunto – che però rimangono a colui che è il buon pastore, Cristo. Io do la benedizione del buon pastore ma è lui il buon pastore, Cristo. Il mio compito è quello di essere riflesso della Misericordia di Cristo che è infinita. Ecco perché questa non sia quindi la celebrazione dell’orgoglio niscemese per la mia ordinazione ad arcivescovo, ma della Misericordia di Dio che mi ha voluto scegliere come arcivescovo membro della comunità niscemese di cui si fida profondamente mandandomi in El Salvador».
Con la chiesa Madre gremita di fedeli, a conclusione della celebrazione Eucaristica, il sindaco Conti nel suo intervento, rivolgendosi a monsignor Cona ha detto: «Interpreto i sentimenti di gioia che sin da subito ha determinato la notizia di questo dono per te come Arcivescovo e per tutta la comunità. Un ringraziamento a papa Francesco e a te, siamo certi che la tua mitezza rimarrà tale, così come la tua amicizia, siamo certi che ci rimarrai sempre accanto nonostante la lontananza in El Salvador e che ci guiderai. Il tuo richiamo alla terra e ai sacrifici dei nostri agricoltori ci ha fatto emozionare».
«Poi gli auguri dell’Amministrazione con la lettura di un biglietto: «Eccellenza con animo colmo di gioia, ci uniamo alle sue preghiere, invocando lo spirito affinché la sostenga nel suo Ministero. Le auguriamo un fecondo apostolato, a maggior Gloria di Dio».
La chiesa di Niscemi ha donato a monsignor Cona la croce pettorale e l’anello episcopale, l’amministrazione comunale invece dei vasi sacri per gli oli e il sacro crisma che il vescovo consacra per le cresime. Gli scout dell’Agesci Niscemi 1 invece, hanno omaggiato il presule con una composizione floreale e un dono da loro realizzato artigianalmente.