Niscemi: le scuole riaprono in sicurezza, perfino i rubinetti con fotocellula. D’Erba: «Nulla sarà lasciato al caso»
di Alberto Drago
Su indirizzo dell’Amministrazione comunale presieduta dal sindaco Massimiliano Conti ed a cura dell’assessorato lavori pubblici al quale è delegato il vicesindaco Pietro Stimolo, sono stati ultimati i lavori di adeguamento alle norme anticovid in tutti gli istituti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado (medie) della città.
Con un progetto redatto e curato dalla ripartizione comunale Lavori Pubblici, diretta dall’ingegnere Concetta Meli per un importo di 130 mila Euro, sono stati eseguiti i lavori di adeguamento delle strutture scolastiche alle norme anticovid. Interventi comprendenti la sostituzione delle rubinetterie meccaniche in tutti i servizi igienici scolastici con quelli muniti di fotocellule e che evitano agli alunni il contatto delle loro mani nelle superfici degli stessi.
Adesso per aprire i rubinetti e fare scorrere l’acqua, basta solamente che gli alunni mettano le mani sotto i rubinetti, poiché l’apertura e lo scorrimento l’acqua vengono azionati dalle fotocellule.
Parallelamente sono stati sostituiti in tutti i servizi igienici scolastici di competenza del Comune anche le cassette dell’acqua posizionate nei water e nelle quali non è più necessario pigiare con il dito il pulsante per fare scorrere l’acqua all’interno.
Sono state adeguate anche le superfici delle aule scolastiche per consentire un posizionamento più ampio dei banchi degli alunni.
Ciò affinché gli scolari possano essere ospitati nelle aule con maggiore sicurezza ed in perfetta applicazione delle norme di distanziamento personale.
I lavori di adeguamento alle norme anticovid negli istituti scolastici di competenza comunale della città sono stati preceduti da incontri fra gli amministratori ed i tecnici del Comune con i dirigenti scolastici e le insegnanti “Referenti covid”.
“Nulla è stato tralasciato” afferma a riguardo l’assessore Davide D’Erba, delegato alla pubblica istruzione, “affinché le scuole potessero essere riaperte con la massima sicurezza alla frequenza di persona degli alunni”.