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FUNERALI | Vittima di incidente

Niscemi, l’ultimo saluto ad Antonino. Una bara bianca, l’applauso della folla in lacrime


di Alberto Drago

Niscemi, l’ultimo saluto ad Antonino. Una bara bianca, l’applauso della folla in lacrime
cronaca
12 Feb 2022

Una bara bianca, simbolo di purezza e di innocenza con un cuscino di fiori bianchi sopra. Un giardino di fiori attorno come il colore delle nuvole e degli angeli e tanta tristezza, lacrime e commozione ieri pomeriggio ai funerali di Antonino Camagna, il giovane di 17 anni che è morto venerdì della settimana scorsa nell’Unità di rianimazione dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dove era stato trasferito per i gravi traumi cerebrali e neurologici riportati nell’incidente stradale autonomo della notte di Natale, nel quale persero la vita sul colpo i suoi amici Gaetano Parisi, 20 anni, il cugino Rosario Quinci, 18 anni ed Alessandro Cirrone di 16 anni.
I quattro giovani viaggiavano a bordo di una Citron C3 guidata da Gaetano Parisi nella Sp 11 Niscemi – Priolo, quando l’auto è sbandata forse per l’asfalto reso viscido dall’eccessiva umidità notturna e si è schiantata contro il pilastro di una recinzione.

Una tragedia della strada che ha lasciato completamente nello sconforto e segnate da un insopportabile dolore le loro famiglie.
Una profonda ferita ed una città ancora sotto shock ed affranta che ieri pomeriggio, durante la celebrazione dei funerali di Antonino Camagna officiati dal vescovo della Diocesi di Piazza Armerina mons. Rosario Gisana e concelebrate dai parroci don Massimo Ingegnoso, don Giuseppe Cafà e dal diacono Salvatore Gueli, si è nuovamente riaperta.
Un altro giorno del dolore ieri con la città listata dal lutto cittadino e con le saracinesche dei negozi rimaste abbassate.
Il vescovo durante l’omelia ha avuto parole di conforto verso i genitori ed i familiari di Antonino Camagna, segnati da un grande dolore nel volto.
“Viene da chiedersi il perché di una sofferenza così grande”, ha detto il vescovo Rosario Gisana; “vorrei potere condividere con voi una risposta esaustiva, ma nessuno di noi è in grado di darla.
Difficile comprendere questo altro grande dolore, perché avevamo pregato per Antonino e sembrava che stesse lentamente recuperando.
La risposta la possiamo trovare nella forza della fede ed in Gesù nostro conforto che ci dà la forza per andare avanti ed al quale ci abbracciamo.

Antonino che si è ricongiunto in cielo con i suoi tre amici, è adesso un angelo che illuminerà l’esistenza dei suoi genitori e dei suoi cari”.
L’accesso e l’afflusso in piazza sono stati contingentati in applicazione delle misure di contenimento della pandemia da polizia, carabinieri, polizia municipale e dalle associazioni di volontariato Misericordia e Rangers International.
Presenti alle esequie il sindaco Massimiliano Conti, il presidente del Consiglio comunale Fabio Bennici con le fasce istituzionali, nonché assessori e consiglieri comunali.
Il primo cittadino ha espresso la vicinanza al dolore della famiglia di Antonino Camagna a nome di tutta la città, mentre don Giuseppe Cafà ha ringraziato gli amici dei quattro giovani che hanno perso la vita nell’incidente per la realizzazione di 4 murales in loro memoria.
Straziante il momento del triste addio ad Antonino Camagna, quando il feretro bianco all’uscita della chiesa, è stato alzato e salutato fra due ali di folla silenziosa e commossa con un volo di palloncini bianchi e scroscianti e tristi applausi.


Alberto Drago
Giornalista pubblicista, niscemese doc, ha lavorato in varie redazioni locali e regionali, contribuendo negli anni Novanta alla nascita di Antenna Sud. Impegnato nel volontariato con l’associazione nazionale Carabinieri. Collabora con il quotidiano La Sicilia. Ha fondato e diretto il periodico “L’Appunto”.