Niscemi: l’ultimo saluto al brigadiere capo Muscia. Oggi alle 17 i funerali in chiesa Madre
di Alberto Drago
Saranno celebrati nel pomeriggio alle 17 in chiesa Madre i funerali di Liborio Muscia, 59 anni, brigadiere capo dell’Arma dei carabinieri, vita e affetti a Niscemi, servizio all’ufficio scorte del Tribunale di Gela. Domenica intorno alle 10 è venuto a mancare a causa di un improvviso malore che purtroppo non gli ha dato scampo. Muscia, da sempre appassionato di vespe e moto, era solito partecipare a raduni di vespisti e motoraduni in tutto l’hinterland con il Vespa club della città. Domenica, dopo avere fatto colazione in un bar di Niscemi, e in sella alla sua moto, con un folto gruppo di amici con i quali condivideva la sua stessa passione, si era messo in viaggio verso Scoglitti, dove era in programma lo svolgimento di un motoraduno. Improvvisamente, poco prima dell’arrivo nella località balneare che è frazione del Comune di Vittoria, nel tratto della strada provinciale compreso tra Costa Fenicia e la Baia Dorica, ha avvertito un malore che lo ha indotto ad accostare e a fermarsi sul ciglio della strada. Poco dopo si è accasciato a terra tenendosi le mani sul petto e senza purtroppo più dare alcun segno di vita.
È stato soccorso dagli amici motociclisti che hanno provato a rianimarlo. Purtroppo neppure l’arrivo dei soccorritori del 118, allertati ad intervenire telefonicamente, malgrado le manovre salvavita, ha potuto evitare il decesso. Muscia è spirato accanto alla moto che era la sua grande passione, tra la disperazione di amici e compagni di viaggio.
La notizia drammatica dell’improvvisa scomparsa del brigadiere capo, parecchio conosciuto in città, si è appresa domenica mattina attraverso i social ed a caldo ha suscitato quasi incredulità e poi tanto dolore, tristezza e commozione fra i suoi tanti amici e colleghi dell’Arma del Reparto territoriale di Gela, molti dei quali, trisrti e commossi gli hanno reso con la loro presenza omaggio nella camera ardente che domenica pomeriggio è stata allestita nella sua abitazione di via Catania.
Liborio Muscia, che lascia la moglie e tre figli, si sarebbe dovuto congedare dal servizio l’anno prossimo per essere posto in pensione e potersi dedicare a tempo pieno alla sua famiglia e alle sue passioni.
Tante nei social le manifestazioni di affetto e cordoglio da parte di amici, parenti e familiari nei confronti del Brigadiere Capo Liborio Muscia, parecchio stimato per il suo carattere cordiale e amichevole e per la sua puntigliosità e laboriosità nel servizio.
Commovente il commiato del luogotenente dell’Arma in quiescenza Domenico Resciniti che in un post dedicato a Liborio Muscia scrive:” Caro Cavaliere Liborio Muscia, io che ti ho arruolato in Niscemi in quel lontano 21 ottobre 1981 e poi ti ho avuto alle dipendenze al Comando Stazione di Gela, resterai sempre nel mio cuore perché sei stato un collaboratore di straordinarie qualità umani e professionali, dotato di non comune attaccamento al servizio, che fino all’ultimo hai sempre esercitato con instancabile entusiasmo.
Domenica quando ho appreso la notizia della tua morte, sono stato pervaso da una grande tristezza, non volevo crederci, però la dura realtà mi ha messo di fronte al fatto compiuto inducendomi alla rassegnazione. Ed ora riposa in pace caro amico Liborio, perché sono sicuro che i nostri Angeli si sono già schierati in grande uniforme per accoglierti tra loro in Paradiso”.