Niscemi: ordina, paga e ritira. Scoperto «delivery» della coca, 18 indagati
di Redazione
Diciotto avvisi di conclusione indagini sono stati notificati ad altrettanti soggetti indagati a vario titolo per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini, condotte dalla squadra investigativa del Commissariato di Niscemi, su delega della Procura di Gela, hanno interessato un periodo compreso tra il mese di novembre del 2019 e l’aprile dell’anno successivo. Intercettazioni telefoniche e ambientali, riprese video e appostamenti hanno permesso di accertare oltre 400 episodi di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina, con l’aggravante per gli indagati di aver consegnato la sostanza stupefacente anche a soggetti minorenni. In particolare l’attenzione degli agenti si è concentrata su un soggetto di Niscemi, con alle spalle diversi precedenti penali.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 100 grammi cocaina mentre uno degli spacciatori, sempre di Niscemi, è stato arrestato in flagranza di reato. Decine di cessioni di ‘polverina’ sono state riscontrate a carico di soggetti a loro volta segnalazioni alla Prefettura quali assuntori di droga. Ben collaudato in modus modus operandi utilizzato dalla rete di smercio della sostanza. Una sorta di delivery, paga e ritira: dopo il contatto con lo spacciatore, l’acquirente si recava nei pressi dell’abitazione del pusher, consegnava la somma di denaro e poco dopo poteva ritirare la dose sul davanzale di una finestra ubicata a piano terra. In altri casi lo spacciatore, dopo aver preso i soldi, lanciava la cocaina direttamente all’interno dell’abitacolo dell’autovettura dell’assuntore in transito. Una sorta di consegna al volo due punto zero. Adesso di queste condotte il personaggio principale dell’inchiesta e gli altri 18 indagati dovranno rispondere alla giustizia.