Una ragazza di 14 anni, bisognosa di cure riabilitative specialistiche a seguito dei gravi traumi riportati in un incidente stradale avvenuto il 13 settembre scorso, a Niscemi, è stata trasportata questa mattina con un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare da Catania a Milano, da dove è stata poi trasferita all’ospedale di Lecco. La giovane era in Rianimazione e dal capoluogo è stata trasferita a Catania «Fontana Rossa», dove l’aspettava un volo dell’Aeronautica militare che l’ha condotta fino a Linate e da lì sarà al «Medea» di Bosisio Parini, in provincia di Lecco.

«La ragazza – afferma Giancarlo Foresta, primario dell’unità operativa – per diverso tempo è rimasta appesa a un filo, tra la vita e la morte ma i medici e tutto il personale della Rianimazione, assieme ai neurochirurghi che l’hanno sottoposta a ben due difficili interventi, ai gastroenterologi e ai fisioterapisti sono riusciti a metterla in condizioni di affrontare il lungo trattamento riabilitativo che la aspetta e che dovrebbe riportarla, fra qualche tempo, a casa a proseguire serenamente la sua vita. Il ricovero sarà effettuato in un centro del nord Italia specializzato nella riabilitazione pediatrica, considerato che in Sicilia tali strutture sono assenti. I genitori della ragazza ringraziano per lo sforzo congiunto del personale della Prefettura di Caltanissetta, dell’Aereonautica italiana, della Direzione sanitaria e amministrativa dell’Asp e del personale della rianimazione che hanno consentito l’attivazione dell’aereo militare messo a disposizione dal Consiglio dei ministri che, dall’aeroporto di Catania, ha trasportato la piccola paziente. A noi non resta che aspettarne, quanto prima, il ritorno a casa».

L’incidente era avvenuto nella serata del 13 settembre. La ragazza era in sella a uno scooter con un amico. In viale Mario Gori l’impatto con una Bmw. La giovane donna, nell’incidente, aveva subito un emorragia cerebrale e vari traumi. Adesso familiari, amici, e un’intera comunità che ha pregato e sperato per lei, attendono che possa migliorare e tornare a casa, tra l’affetto dei suoi cari.