Niscemi: rubano cavi elettrici, due uomini arrestati dalla polizia per furto aggravato
di Redazione
Due persone sono state tratte in arresto dagli agenti del commissariato di Niscemi con l’accusa di furto aggravato. In manette un uomo di 38 anni e uno di 35. Le indagini erano partite alcune settimane addietro, dopo una serie di furti di cavi di rame dell’illuminazione pubblica nella zona Piano Mangione a partire dal mese scorso. Gli agenti erano intervenuti più volte per effettuare sopralluoghi e, unitamente a personale della ditta che si occupa della manutenzione degli impianti, avevano appurato che l’infrastruttura era stata più volte danneggiata. Con i tecnici preposti erano stati ispezionati alcuni pozzetti e riscontrato l’ammanco dei cavi della linea elettrica che conduce a un tratto di pubblica illuminazione di via Italia. Lo scorso 11 dicembre gli agenti sono intervenuti in contrada Dirillo, dove erano state segnalate alcune fumarole, ancora calde. Tra le fiamme stavano bruciando dei cavi elettrici per eliminare la guaina dal conduttore in rame destinato alla successiva vendita al mercato nero. Alla luce dei gravi indizi raccolti, i poliziotti hanno predisposto appositi servizi di controllo nella zona, notando che un giovane, dopo aver aperto un tombino e armeggiando al suo interno, si era allontanato a bordo di un’autovettura sopraggiunta condotta da un altro soggetto, dopo avervi riposto alcuni oggetti.
A quel punto i poliziotti hanno bloccato il mezzo e, a seguito della perquisizione eseguita all’interno del bagagliaio, hanno rinvenuto e sottoposto a sequestro 60 metri di cavi di rame oltre ad attrezzi utilizzati per il taglio, ovvero, una tronchese con manici rivestiti con materiale in gomma isolante e un coltello a serramanico. La vendita del prezioso metallo avrebbe reso ai ladri circa 400 euro a fronte di danni rilevanti causati alla cittadinanza. I due uomini, di nazionalità romena, sono stati arrestati e posti a disposizione dell’autorità giudiziaria. Su richiesta della Procura di Gela, i due sono stati sottoposti a giudizio direttissimo e, all’esito dell’udienza, il Giudice ha disposto la misura cautelare dell’obbligo di firma presso l’ufficio di Polizia, tre volte a settimana, e la prescrizione di non allontanarsi da casa nelle ore serali e notturne.