Niscemi: «Sagra del carciofo sarebbe stata una grande vetrina». Pepi, appello all’unità e al rilancio del territorio
di Alberto Drago
In merito alla grave crisi economica e sociale che la pandemia sta causando nel territorio di Niscemi, anche con il rinvio della 40esima edizione della Sagra del carciofo che si sarebbe dovuta svolgere nell’ultimo week end e che è stata sospesa per l’adozione delle misure di distanziamento sociale volte ad evitare assembramenti di persone e rischi di contagio del Covid-19, si registra un intervento del dott. Fulvio Pepi, delegato territoriale di Rete universitaria nazionale (Run),
«La Sagra del carciofo avrebbe costituito un’importantissima vetrina per l’agricoltura, la gastronomica e l’economica della città. L’emergenza sanitaria del Coronavirus purtroppo ha inasprito la crisi economica in tutti i settori produttivi e bloccato lo svolgimento della Sagra, per cui voglio lanciare un messaggio di solidarietà e di speranza a tutto l’indotto che avrebbe reso possibile l’evento, ovvero ai produttori di carciofi ed alle attività gastronomiche che si sarebbero messe in gioco per fare conoscere il carciofo a migliaia di visitatori che sarebbero venuti a Niscemi da tutta l’isola e oltre». Lo dice Fulvio Pepi, delegato territoriale della Rete universitaria nazionale (Run), organizzazione studentesca espressione della sinistra democratica.
Pepi che anche componente del comitato organizzatore della sagra lancia anche un appello all’unità e al rilancio del territorio.
«Ora come non mai – dice – occorre stare uniti e promuovere con il coinvolgimento di tutte le associazioni interventi di solidarietà. Gli anni che ci aspettano saranno molto complicati, ma sono sicuro che Niscemi saprà rialzare la testa».
Pepi pertanto ringrazia l’amministrazione comunale, con a capo il sindaco, Massimiliano Conti, per come sta gestendo l’emergenza Covid-19 nell’attuale fase davvero drammatica.
«Ricordo agli studenti universitari che studiano a Palermo che i corsi con accesso programmatico Tol9 in programma tra il 20 ed il 24 aprile sono stati rinviati al 20 luglio e che dal 30 aprile sarà possibile richiedere un contributo alla Regione per sostenere le spese sostenute durante il look down».