Niscemi, sos anestesisti e rianimatori. Ex dirigente medico scrive all’assessore Volo
di Alberto Drago
Una lettera aperta di Aurelio Incarbone, medico anestesista in pensione, inviata all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, sulla cronica carenza di anestesisti all’ospedale “Suor Cecilia Basarocco” di Niscemi. Definendo “gravissima” la mancanza di rianimatori, specialmente nei servizi sanitari di emergenza urgenza, il dottor Incarbone scrive:” la direzione strategica dell’ Asp 2 di Caltanissetta aveva deliberato l’assunzione di tre anestesisti per l’ospedale di Niscemi dei quali due risulta che si sono presentati presso la direzione sanitaria dell’ Asp di Caltanissetta, per firmare i documenti relativi alla loro assunzione.
Solo che i due professionisti, non essendo stati ricevuti, hanno appreso dopo una lunga attesa la notizia che il loro incarico, avrebbero dovuto svolgerlo in altri ospedali della provincia, ovvero dove sarebbe stato necessario.
Come è possibile” si chiede pertanto il dott. Aurelio Incarbone, “che venga disattesa una delibera già scritta e pubblicata dall’Asp di Caltanissetta riguardante l’assunzione di tre anestesisti per l’Ospedale di Niscemi? Delibera che era stata redatta solo ed esclusivamente per garantire le gravissime criticità emergenziali dell’ospedale di Niscemi.
E’ così qualcuno ha cambiato tutto e non si sa il perché”.
Il dott. Aurelio Incarbone quindi chiede all’assessore regionale alla salute di vigilare sull’operato di manager e direttori sanitari aziendali che sono stati nominati ed incaricati dai suoi predecessori ed aggiunge: ”non è normale ed è assurdo e pericoloso per la salute dei cittadini che si possa tenere un ospedale senza neanche un medico anestesista.
Forse Niscemi sta scomodo a qualche politico che di contro vuole favorire qualche altro ospedale?”, si domanda il medico Aurelio Incarbone.
“Nessuno”, aggiunge, ”è padrone della salute e della vita dei cittadini e può decidere in quale ospedale assegnare e non assegnare gli anestesisti, perché ciò equivale a decidere chi deve vivere e chi deve morire.
La politica ha il dovere di fare funzionare bene la sanità pubblica ospedaliera e non di continuare a rinnovare come premio delle loro incapacità gli incarichi dirigenziali delle Asp sempre alle stesse persone e facendoli girare di provincia in provincia.
I niscemesi siamo stanchi di subire questi gravissimi disservizi” conclude il dott. Aurelio Incarbone rivolgendosi all’assessore regionale alla salute, ”ecco perché attendiamo una sua visita istituzionale all’Ospedale di Niscemi”.
Proprio ieri sette responsabili delle Unità di terapia intensiva della Sicilia centrale ed orientale avevano indirizzato un’altra lettera all’assessore regionale alla salute definendo drammatica la grave carenza di anestesisti negli ospedali siciliani e sottolineando che a Niscemi, con quasi 30 mila abitanti, non è prevista alcuna assistenza rianimatoria.