Niscemi, rogo di sterpaglie nell’area Muos
di Alberto Drago
Un incendio di sterpaglia lunedì si è verificato in contrada Ulmo, all’interno della base militare americana. Il rogo, per cause non chiare, sarebbe divampato in un’area interessata da folta sterpaglia. Sembrano da escludere, comunque, ipotesi di autocombustione. E ciò per via della temperatura ancora non eccessivamente alta. Né, tantomeno, sarebbe plausibile l’azione di qualche piromane, trattandosi di zona altamente sorvegliata dall’intero come pure al di là della recinzione.
Nella base militare sono in funzione da anni le sofisticate (e contestate) enormi parabole del sistema di comunicazioni satellitari Muos oltre alle 46 antenne Nrtf per le comunicazioni radionavali terrestri.
Lunedì pomeriggio diversi residenti del quartiere Piano Mangione hanno notato delle fitte nuvole di fumo sprigionarsi da un terreno all’interno della base e poco dopo un elicottero antincendio di colore verde effettuare diversi lanci d’acqua dal cielo per domare le fiamme nei diversi punti.
Sul caso trapelano solo indiscrezioni che ovviamente vanno prese con le pinze, perché ancora prive di conferme ufficiali.
Tra queste l’ipotesi che l’incendio sia stato appiccato dall’interno, ai fini di bonifica. Ipotesi che sarebbe contraria alle norme vigenti che vietano di fatto tutti gli incendi, a maggior ragione nelle aree boschive protette, dal 15 maggio di ogni anno.
I timori di molti residenti si sono legati proprio a questa circostanza, la presenza di vegetazione protetta e di un’area tutelata, quella della Sughereta determinando reazioni di contrarietà fra gli ambientalisti e i No Muos.
(Nell’immagine grande, in alto, un incendio di sterpaglia – Foto d’archivio).