Niscemi, tre attivisti denunciati per le proteste di agosto. Movimento No Muos esprime piena solidarietà
di Alberto Drago
Il Movimento No Muos esprime solidarietà ai tre attivisti denunciati in seguito alla manifestazione del 7 agosto scorso lungo i reticolati della Base della Marina militare americana di contrada Ulmo, all’interno della quale sono sempre in funzione le contestatissime antenne Muos e quelle Nrtf. Il Movimento No Muos ribadisce di essere sempre a fianco di chi lotta contro l’imperialismo e la militarizzazione dei territori.
«Dopo un’assemblea al presidio, alcune centinaia di manifestanti sono scesi davanti al cancello principale della base super presidiato e super militarizzato, dando vita ad una serie di proteste e ad un’assemblea pubblica a conclusione della giornata. Nelle settimane successive è accaduto che tre attivisti sono stati raggiunti da denunce, uno dei quali, niscemese, è quello che ha firmato le comunicazioni alla questura e che viene accusato della mancata osservanza delle prescrizioni sullo svolgimento della manifestazione. Gli altri due invece sono stati denunciati per l’accensione di alcuni fumogeni».
Il Movimento No Muos ritene di avere la sensazione che, anche in un contesto senza particolari tensioni come quello del 7 agosto scorso, «la manifestazione abbia costituito per le forze dell’ordine un’inaccettabile intrusione nella pax americana che loro sono chiamati a far rispettare attorno ad una delle basi più pericolose e attive nel mondo e dalla quale ogni istante gli Usa fanno guerra».
«Le ultime denunce – si legge nel documento – si aggiungono alle decine precedenti e molte risalenti al 2013 e 2014.
Anni nei quali la pressione dell’attivismo nei confronti delle forze armate statunitensi, era particolarmente forte e diffusa. Il fronte di lotta legale, contro la repressione, rappresenta ancora oggi uno dei più importanti punti, poiché impegna economicamente il movimento in maniera superiore alle proprie possibilità».
Il Movimento No Muos ha deciso di rilanciare la sottoscrizione per far fronte alle spese legali con l’adesione di quanti intendono dare il loro contributo, con versamenti in un conto corrente il cui iban, intestato a Marino Miceli e Sandro Rinnone è il seguente: IT67J0501804600000019006733.