Sviluppare la cultura musicale, canora, poetica e di qualsiasi genere tra i giovani del territorio niscemese. È la finalità della costituenda associazione culturale “Not Another” di cui sono soci fondatori Giuseppe Preti, Eleonora Torre, Alessandra Di Dio, Dario Galesi, Gioacchino La Russa, Alessandro Militello, Antonio Enrico Vizzini ed Alessandro Vacirca. “Not Another”, che definirà il proprio iter costitutivo in base alle linee guida operative previste dalla nuova legge sul terzo settore, ha già promosso insieme al “Collettivo 7.20” una serata di “ Music Fest” che si è svolta al Belvedere, durante la quale si sono esibite diverse band. Le esibizioni musicali, sono state intervallate dalla letture di poesie da parte dei componenti del “Collettivo 720” che sono Marta Di Dio, Cristina Di Pietro, Gaetano Evola, Ginevra Lombardo e Dario Barone di Noto.
Il “Collettivo 7.20”, è attivo in città dall’estate del 2021 ed è costituito da poeti ed artisti che si sono riuniti per diffondere l’amore per la parola e per la cultura in generale.

Infatti il “Collettivo 720” ha organizzato negli ultimi due anni vari poetry slam, reading e altri eventi poetici, finalizzati a portare la poesia, spesso ritenuta inutile o di difficile comprensione, tra le persone comuni e in luoghi insoliti.
Il gruppo intende istituire un legame forte con il pubblico di Niscemi, cambiando sempre location per le attività.
E’ stata folta la partecipazione soprattutto di giovani al “Music Fest” del Belvedere e dove in apertura hanno calcato il palcoscenico tre band di nuova formazione, ovvero gli “Ourzone”, i “Free System” ed i “Broken Fingers”.
A seguire si sono esibiti il maestro di chitarra Massimiliano Cona e le band “Jachino and the strevisi”, i “The Pets”, i “Joe Near”, gli “Scarlett Margot” e gli “M.T.M” (Movimento tellurico musicale).
“Il nostro auspico”, ha detto Giuseppe Preti della nascente associazione culturale “Not Another”, “è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica ed in particolare coloro i quali decidono sulle sorti della nostra comunità, che in città abbiamo delle vere e rare risorse sia di musicisti che di cantautorato, poeti e produttori che ahimè vengono poco considerati ed invece valorizzati fuori sede.
Il mettersi in gioco, la preparazione, la fiducia, la lealtà e la fratellanza sono gli elementi fondamentali del nostro desiderio di aggregazione e di creazione di una rete reale e non solo digitale o virtuale”.