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CULTURA | Libro

Niscemi, vademecum degli insulti firmato D’Alessandro. Tra storia, ironia e semantica


di Salvatore Federico

Niscemi, vademecum degli insulti firmato D’Alessandro. Tra storia, ironia e semantica
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1 Lug 2024

Parafrasando un noto passo evangelico, possiamo dire: chi non ha mai lanciato (o ricevuto) un insulto scagli la prima pietra. A quanto pare, la civiltà avrebbe avuto inizio quando “l’uomo, piuttosto che lanciare una freccia, preferì lanciare un insulto”. Di questo assunto è particolarmente convinto lo scrittore niscemese Giuseppe d’Alessandro, il quale ha pubblicato, ancora fresco di stampa, per i tipi della Casa Editrice Demetra, un Dizionario degli insulti – Storia, origine, curiosità di oltre mille parole che usiamo (quasi) ogni giorno. Si tratta di un vademecum che raccoglie i più noti e meno noti termini ingiuriosi non solo della lingua italiana ma anche quelli utilizzati dai vari dialetti, dal siciliano al piemontese, dal lombardo al napoletano, dal veneto al ligure… L’autore è un avvocato cassazionista (ma cassazionista – avverte d’Alessandro con un sorriso sardonico – non è un insulto!), il quale la sera, quando chiude il suo studio legale, vi si rifugia come dentro a un bozzolo, per dare vita a suoi libri. Al suo attivo, lo scrittore ha la pubblicazione di numerosi volumi di storia locale e di argomenti giuridici. L’ultimo “nato”, appunto il Dizionario degli Insulti, è stato presentato l’altra sera presso la sala conferenze della Biblioteca comunale “Mario Gori”, a cura dell’Unitre, l’Università delle Tre Età presieduta da Maria Grazia D’Agostino, con il patrocinio del Comune. Dopo i saluti dell’assessore comunale alla Cultura Marianna Avila, della presidente D’Agostino e l’introduzione del moderatore Gaetano Vicari, la parola è stata data all’autore del volume, il quale ha illustrato al numero e attento pubblico, con il suo consueto stile brillante infarcito di aneddoti e di curiosità, le finalità del suo Dizionario.

«Questo libro – ha detto fra l’altro d’Alessandro – raccoglie in ordine alfabetico gli insulti più utilizzati nel nostro Paese, spiegandone il significato e, laddove possibile, anche l’etimologia nonché la storia». Il relatore ha precisato anche che il suo Dizionario non è solo una raccolta in ordine alfabetico di insulti, ma anche uno studio ragionato sulle loro origini, con approfondimenti di natura diacronica, spesso conditi con aneddoti poco conosciuti. La relazione dell’autore è stata intercalata a momenti di lettura degli insulti più significativi da parte della brava Lorena Mangiapane. La briosa serata culturale dell’Unitre si è conclusa con un insulto collettivo mandato dal relatore a tutto il pubblico presente: «Andate tutti a quel Paese». E subito, Lorena Mangiapane (che è anche un’esperta pianista) ha attaccato al pianoforte con le note della famosa canzone “Te c’hanno mai mannato a quel paese?”, che è stata cantata in coro da tutti partecipanti.

(Nella foto grande, in alto, Giuseppe D’Alessandro. Sopra, da sinistra, Cecilia Spinello, Lorena Mangiapane, l’autore D’Alessandro, Maria Grazia D’Agostino, Marianna Avila, Franca Iacona).


Salvatore Federico
Giornalista pubblicista, ex insegnante di scuola primaria, ha collaborato con diverse testate tv, anche nazionali (Rai Due). Da Niscemi scrive per il Giornale di Sicilia di Palermo, testata con la quale collabora dagli anni Ottanta.