Niscemi verso una nuova zona rossa. Conti arrabbiato: «Farabutto chi non si vaccina, chiusure per colpa loro»
di Redazione
«Seicento contagiati, un dato assolutamente preoccupante. E gli appelli non hanno sortito effetti sperati». Sono le parole dei sindaco, Massimiliano Conti, commentando gli ultimi dati e anticipando un provvedimento di chiusura che, stante così le cose, arriverà a giorni. «Devo fare una riflessione – dice il primo cittadino – non si muore con il vaccino, si muore con il Covid. Chi non si vaccina commette errore imperdonabile». Seicento totali, 83 ieri, 14 ricoverati. Uno in terapia intensiva. «Sconsiderati e farabutti non fanno il vaccino» dice con rabbia Conti. Poi si calma e chiede anche scusa, ma spiega che il momento è difficilissimo.
«Quando eravamo chiusi – dice – speravamo nel vaccino, oggi le persone non si rendono conto del rischio per sé gli altri. Studiamo i dati venti ore al giorno. I positivi sono quasi tutti non vaccinati. Questo è inaccettabile».
Oggi ci sono oltre duecento famiglie in quarantena, un dato inaccettabile.
Il primo cittadino punta il dito con gli strafottenti. In arrivo misure restrittive per limitare questa escalation. «Siamo al 55 per cento dei vaccinati. Al di sotto del 60 ci saranno le chiusure, sarà inevitabile».
Conti poi si rivolge un appello ai giovani e alle famiglie: «Il 59 per cento degli over sessanta ha fatto il vaccino, questo ci conforta, eviterebbe le chiusure. Ma purtroppo questo dato crolla quando vengono sommati i giovani, molto pochi i vaccinati. E questo ci esporrà alle chiusure.
Il riferimento del sindaco è alle dichiarazioni rilasciate in serata a Sky dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza. «Restrizioni – aveva detto l’assessore, ospite di Timeline – in arrivo nei comuni che hanno un numero di vaccinati inferiore al 60 per cento».
Il provvedimento di zona rossa secondo Conti è questione di ore ma potrebbe essere evitato con un maggiore senso di responsabilità.
Infine una parentesi sui tamponi fai da te. «Sono una follia – dice – e saranno vietati. C’è chi scopre di essere positivo e se ne frega. Ma commette reato di epidemia colposa. Spero che le forze dell’ordine ne becchino qualcuno per dare l’esempio»