Niscemi, vita dura se il postino non arriva. E due ragazzi restano senza la tessera sanitaria
di Redazione
Ma non mancano i disagi, spesso anche molto fastidiosi, per chi sceglie di vivere in campagna. Ne sanno qualcosa le famiglie che risiedono nelle zone agricole attorno a Niscemi. Qui il servizio postale non assicura la consegna della corrispondenza, con le comprensibili conseguenze, che vanno dal mancato recapito di raccomandate e lettere alla tardiva se non mancata ricezione di avvisi di accertamento e ingiunzioni. Il vicepresidente del consiglio comunale, Marco Preti, si è fatto portavoce dei problemi di questo gruppo di famiglie.
«Purtroppo – spiega l’architetto Preti – ricevo lamentele da parte di numerosi cittadini che vivono nelle zone periferiche delle contrade del comune non servite dal servizio postale, i quali sono costretti giornalmente a recarsi presso la sede centrale postale di Via Pitrè, per verificare se sia giacente o meno posta da ritirare. Questi cittadini infatti spesso hanno subito lo smarrimento di documentazione chiaramente importante. Singolare è il caso – sottolinea Preti – di Giuseppe Arena, il quale dopo mesi di andirivieni dai due uffici postali, si è dovuto arrendere e registrare lo smarrimento delle tessere sanitarie dei propri figli minori che attendeva proprio attraverso il servizio di recapito postale».
«Attendo – aggiunge – ormai da circa tre mesi, di avere risposte o una interlocuzione con i responsabili delle Poste. Il prossimo passo sarà quello di andare a Palermo e chiedere a gran voce quello che spetta di diritto ai nostri cittadini».
Preti sostiene che si potrebbero collocare nei pressi delle zone di residenza extraurbana delle cassette modulari, una soluzione già in uso in diversi comuni della Sicilia proprio per venire incontro a quanti sono domiciliati in zone prive di toponomastica.
«L’amministrazione comunale – conclude Preti – ha già fatto sapere alle Poste, tramite anche la mia interlocuzione, che è disposta a gravarsi della spesa di posa in opera delle cassette postali, oltre alla cessione a titolo gratuito dell’area dove allocare le suddette cassette».