Gela: tangenziale, sindacati sul piede di guerra. «Ritardi hanno il sapore della beffa»
di Redazione
«Il paventato ritardo per il rilascio del parere riguardo alla nuova Tangenziale rischia di far saltare il banco: costo dell’intervento, oltre trecento milioni di euro. Una beffa per una terra dimenticata che negli anni ha visto le sue famiglie emigrare in cerca di fortuna». Lo scrivono Francesco Mudaro e Nunzio Mangione di Feneal Uil, Francesco Sodano di Filca Cisl e Francesco Cosca di Fillea Cgil. «Bisogna frenare l’emorragia – affermano – chiediamo alla politica ai vari livelli, dall’amministrazione comunale alla deputazione regionale e nazionale, di alzare la voce affinché si accelerino i tempi per la gara propedeutica alla realizzazione dell’opera. Come rappresentanti del settore delle Costruzioni lanciamo il nostro monito perché il territorio non può essere preso a schiaffi».
«Siamo disponibili – commentano – senza pregiudizio di sorta, ad attivare una nuova alleanza sociale perché il territorio esca fuori da questo stato di coma: il Porto Rifugio è un miraggio, la Gela-Siracusa l’eterna attesa come la Gela-Castelvetrano. Non abbiamo nulla da invidiare al resto del Paese dove si viaggia speditamente e la burocrazia sembra un optional, dove la Politica fa sentire la propria presenza. La Flc della provincia di Caltanissetta, c’è. E ci sarà per tutti coloro che vogliono far voltare pagina al territorio che dispone di una dotazione infrastrutturale carente e per certi versi anche imbarazzante rispetto al resto del Paese. Sappiamo dell’importanza di un’infrastruttura».
«Per determinare – dicono – un contesto competitivo per il nostro territorio è imprescindibile creare un efficiente e moderno sistema di infrastrutture e di trasporti come condizione essenziale per la capacità competitiva di tutto il sistema. È quindi evidente come un sistema infrastrutturale dinamico impatti in maniera sostanziale sull’economia, rendendo più efficace la mobilità di persone e merci».
«Inoltre – concludono – un sistema infrastrutturale razionale e funzionale permette di ridurre l’impatto ambientale del trasporto e renderlo più sostenibile, oltre che migliorare in termini assoluti il tema legato alla sicurezza stradale. La realizzazione di un’infrastruttura e più in generale il comparto delle costruzioni e il suo indotto rappresentano da sempre un’occasione irrinunciabile per creare occupazione vera. Senza dimenticare che l’interazione fra turismo e infrastrutture è fondamentale per la valorizzazione e la riqualificazione di intere aree del nostro territorio che, ricco di tradizioni, cultura, risorse naturali, rischia di rimanere ai margini dello sviluppo economico».