Omaggio alla memoria del caporale Francesco Giugno, eroe di guerra decorato con medaglia di bronzo al valor militare
di Alberto Drago
Il caporale Francesco Giugno, medaglia di bronzo al valor militare al quale è intitolata alla memoria la locale sezione dell’Associazione nazionale bersaglieri (presidente il luogotenente Salvatore Sentina), è stato ricordato ieri mattina per la ricorrenza del 41° anniversario della sua scomparsa con una celebrazione eucaristica che nella parrocchia “Sacro cuore di Gesù”. La funzione religiosa è stata officiata dal parroco, don Giuseppe Cafà, alla presenza di soci dell’Associazione bersaglieri, del vice sindaco Pietro Stimolo e dell’Assessore alla cultura Davide D’Erba. C’erano rappresentanze delle associazioni carabinieri, polizia di Stato, polizia penitenziaria, Rangers, del Circolo culturale e ricreativo “Interforze”, del Circolo Medaglia d’oro “Enrico Franco”, nonché i familiari del caporale Giugno. Don Cafà nella sua omelia, si è soffermato sui valori di appartenenza alla nazione, del senso del dovere e del bene comune per i quali tanti soldati come il caporale Francesco Giugno hanno combattuto in guerra. Esempi da tramandare alle nuove generazioni per l’affermazione dei valori della pace e della fratellanza umana. Il luogotenente Sentina ha letto la motivazione del conferimento della Medaglia di bronzo al caporale Giugno:
«Sul parapetto di una trincea conquistata in piedi, sfidando il fuoco di fucileria, segnalando e sventando le mosse del nemico, cooperava efficacemente a respingere l’azione dei lanciatori di bombe».
Sonia Primato ha letto la Preghiera del bersagliere, mentre Elvira Giugno, nipote del caporale decorato, ha letto una commovente poesia che lo zio don Giuseppe, ha scritto in memoria del padre Caporale Francesco Giugno, intitolata “Guerra traritura”. Il vicesindaco Stimolo si è soffermato sui valori della fratellanza universale che la notte di Natale del 1914, determinarono nel fronte occidentale una tregua dei combattimenti e con i soldati delle fazioni opposte che usciti dalle trincee allo scoperto si abbracciarono. La cerimonia di commemorazione si è conclusa al Cimitero di Niscemi con la deposizione di un omaggio floreale nel sepolcreto dove è tumulata la salma del caporale Giugno e con le note del silenzio eseguite da un trombettiere (nella foto).