Palazzo della Cultura, baluardo indispensabile per garantire il patrimonio storico della città . La proposta di Mulé
di Redazione
Con la presente desidero coinvolgere le signorie vostre nell’idea di rendere possibile la realizzazione del tanto agognato Palazzo della Cultura a Gela, di cui si è parlato in tante occasioni nel corso degli ultimi decenni, ma che mai ha avuto una seria collocazione nella programmazione da parte dell’ente locale. Nella sede dell’attuale biblioteca comunale oltre ai libri sono depositati anche una parte dei carteggi dell’archivio storico del Comune, i libri del fondo antico, provenienti dalle biblioteche dei conventi, e una notevole quantità di giornali; la maggior parte di questo materiale cartaceo, però, è raggruppato in uno stanzone a piano terra dove la indisponibilità di spazio rende difficoltoso anche muoversi. E tale mancanza di spazio è stato anche di impedimento al recupero di una ragguardevole sezione di archivio storico che si trova depositato disordinatamente e senza un inventario nei locali a piano terra della torre del Municipio in Via Mediterraneo; la perdita di questa sezione di archivio sarebbe un danno incalcolabile per la città e per il suo patrimonio storico.
Il palazzo della cultura prospettato potrebbe così disporre dei locali stessi della biblioteca e di quelli ai piani superiori, questi ultimi fino a qualche lustro fa sedi di assessorati; ambedue locali che essendo separati fisicamente, con una semplice apertura potrebbero essere messi in comunicazione in modo tale da realizzare un unico complesso in cui potrebbero ripartirsi in modo funzionale quattro tipi di fruizione quali la biblioteca, la consultazione dell’archivio storico, la consultazione libri del fondo antico e l’emeroteca. La razionalizzazione degli spazi al primo piano darebbe così corso al ricavo di una sala multiuso, oltre a quella di lettura, mentre i locali del secondo piano potrebbero essere adibiti ad uffici e ad ulteriore fruizione pubblica. Se poi si vuole guardare più in avanti nel tempo, non si dimentichi che sul lato est del palazzo esiste il colombaio cimiteriale, comunicante tramite una cripta con la chiesetta di S. Nicola di Tolentino di proprietà della curia, che opportunamente riattato potrebbe far ampliare i locali del Palazzo della Cultura negli anni a venire.
Infine, al di là di tutto ciò, sarebbe opportuno che l’attuale biblioteca disponesse di un fondo economico per un adeguato acquisto di libri, per riattivare i computer e dotare la sede di Wi-Fi per Internet e per migliorare in genere la sua fruizione cittadina. Non fosse altro per continuare un servizio che nel bene e nel male dura dal 1875 (ben 137 anni) anno di istituzione della Biblioteca comunale a Gela.
Qui di seguito, per dare maggiori ragguagli su quanto sopra proposto, mi sembra opportuno descrivere sinteticamente le caratteristiche principali delle suddette fruizioni con in più quella dei manifesti antichi e delle foto d’epoca in mostra permanente da Terranova di Sicilia a Gela. Chiude il tutto un progetto di fruizione con relative piantine.
Biblioteca Comunale
La biblioteca comunale di Gela, istituita nel 1875, nonostante il suo depauperamento e una serie di vicissitudini nel corso degli ultimi decenni, possiede più di 32.000 libri riferiti alle più diverse tematiche di cui un copioso numero di volumi di notevole pregio artistico ed editoriale; oltre al servizio di prestito e consultazione dei libri vi sono diverse postazioni di collegamento ad Internet che da tempo non sono funzionanti. La biblioteca dispone anche di libri parlati e in Braille per non vedenti. La consultazione della biblioteca e dell’archivio storico, con appositi software, potrebbe essere fruita da casa tramite internet.
Fondo Antico dei libri
Il fondo antico è costituito da 2.400 volumi, in buono stato di conservazione, che coprono un lasso di tempo di quattro secoli, dal 1500 al 1900, con la trattazione di diverse tematiche, dalla teologia all’architettura, dalla storia alla letteratura, dalla giurisprudenza alla metafisica, dall’agricoltura ai sermoni, ecc. Interessanti, tra essi, una Bibbia in sei volumi del 1634, una Sicilia Sacra di Rocco Pirro del 1733, una raccolta di commedie del 1827 e una serie di importanti dizionari di vario indirizzo.
Archivio storico del Comune
L’Archivio Storico del Comune di Gela, tuttora in fase di ampliamento, comprende fino ad oggi quasi un migliaio di faldoni, una serie di riveli e dei carteggi del 1500, documentazioni tutte dove è possibile leggere fatti, avvenimenti e personaggi più importanti della storia della città degli ultimi due secoli, oltre a manifesti e giornali d’epoca.
Emeroteca
Il servizio di emeroteca comprende la lettura e consultazione di quotidiani, settimanali e mensili. Dei giornali, fino a qualche lustro fa, si potevano consultare quotidiani regionali e nazionali oltre ad una serie di settimanali. La biblioteca inoltre dispone di un visore per la consultazione microfilmata di giornali.
Videoteca e Ludoteca
I locali della biblioteca dispongono anche di una videoteca e di una ludoteca.
Manifesti e fotografie
Nei locali della biblioteca esistono due mostre permanenti, una riguardante una moltitudine di antichi manifesti incorniciati, di due secoli di attività amministrativa del Comune, l’altra relativa ad una serie di fotografie e cartoline d’epoca, riprodotte in diversi formati. Nulla vieterebbe anche di itinerare tali mostre.
Nuccio Mulè