Polemiche sulla norma salva Ast. «Inefficace». A Gela ipotesi di un nuovo gestore
di Redazione
L’Ast ancora in piena emergenza e al centro del dibattito politico. «Ancora una volta il presidente Schifani ha perso l’occasione di dimostrare un impegno concreto, invece di esaltare il vuoto. I documenti in possesso del Presidente da giorni contraddicono apertamente ogni sua dichiarazione riguardante il rilancio di Ast e la stabilità finanziaria dell’ente». Sono le parole di Giuseppe Lombardo, parlamentare regionale di Sud Chiama Nord, intervenendo nuovamente sulla vicenda che sta seguendo da mesi. La norma recentemente introdotta e intesa a salvare l’Ast è etichettata da Lombardo come inefficace nell’immediato.
«Il primo comma – spiega Lombardo – che prevede la trasformazione in house dell’Ast, non avrà effetti pratici a breve termine. I passaggi necessari per arrivare all’affidamento non sono nemmeno stati avviati e non saranno realizzabili prima della metà del 2025». Lombardo sottolinea inoltre l’inefficacia delle misure di ricapitalizzazione, a causa dell’assenza di un piano industriale adeguato.
«Finora – dice – i piani industriali proposti, quattro, tutti diversi e irrealizzabili, non sono stati validati dai competenti assessorati a causa di una cronica mancanza di informazioni. Questo ha impedito qualsiasi valutazione di sostenibilità economica e finanziaria».
A luglio sono state quasi 4.000 le corse cancellate e centinaia i mezzi fermi, a causa della decisione, poi rivista, di esternalizzare la manutenzione.
«Solo dopo le proteste dei dipendenti e il rientro in servizio di 37 meccanici il primo agosto, abbiamo visto una riduzione delle corse soppresse e dei mezzi fermi. L’unico risultato tangibile finora è stato quello di mettere a bando anche i chilometri in concessione ad AST, riducendo il suo ambito operativo da 19 a meno di 12 milioni di chilometri, incluso il trasferimento di tutte le tratte urbane ai privati. Presidente, assessore e vertici di Ast – afferma – vi aspettiamo ancora in commissione per chiarire quali tratte sono state messe a gara per il privato e sottratte a Ast».
Anche nelle città in cui l’Ast cura il trasporto urbano regna l’incertezza. A Gela, dove il contratto è in proroga e l’azienda è da mesi in fase di disimpegno, si valutano ipotesi di servizio con altre compagnie. Si va verso una nuova gara e una ricostruzione ampia dell’intero servizio.