Ragazzo ferito alla testa, il colpo sarebbe partito da una pistola ad aria compressa
di Redazione
Ai medici che lo stavano visitando avrebbe riferito di essere caduto. Così un ragazzo di 16 anni, con una piccola ferita alla tempia e un forte mal di testa, ieri sera era finito in ospedale. In realtà, dopo gli esami radiologici disposti dai medici dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso, a Licata, è emerso che il ragazzo aveva un proiettile di circa 7 millimetri in testa, verosimilmente esploso da un’arma di piccolo calibro, probabilmente una “ventidue” o una pistola ad aria compressa. Ai sanitari aveva riferito la poco credibile versione di una caduta accidentale. Le sue condizioni, però, mentre già si trovava al pronto soccorso, erano rapidamente peggiorate e la tac a cui è stato sottoposto ha rivelato la presenza del piccolo proiettile. Ora è in prognosi riservata, al Sant’Elia di Caltanissetta, dove nelle prossime ore sarà sottoposto a un delicato intervento per rimuovere la piccola ogiva e ridurre l’emorragia cerebrale. I medici dell’ospedale di Licata, ieri stesso, hanno avvertito gli agenti del locale commissariato, che hanno avviato le indagini. Chi ha sparato? E perché il ragazzo ha riferito la versione della caduta accidentale? Tutti interrogativi ai quali gli investigatori saranno chiamati a dare una risposta.
(aggiornamento)
Intanto, da fonti investigative, emerge l’ipotesi della tragedia sfiorata a causa di un gioco pericoloso. Pare che durante un momento di goliardia fra coetanei sia saltata fuori una pistola ad aria compressa e che uno dei piombini abbia colpito alla tempia l’adolescente. Tanto sarebbe emerso dalle ricostruzioni effettuate sentendo alcuni potenziali testimoni. A Licata, su incarico del procuratore capo facente funzioni, Salvatore Vella, è giunto il sostituto Gaspare Bentivegna, per coordinare le indagini. Il ragazzo, al pronto soccorso, aveva raccontato d’essere caduto e aver sbattuto la tempia. Il frammento emerso durante la tac, disposta dopo l’improvviso aggravamento del giovane, mentre si trovava già in ospedale, sarebbe quindi un piombino e non un proiettile d’arma a fuoco. Un incidente fra ragazzi per il quale gli inquirenti avrebbero aperto un fascicolo a carico di minori, verosimilmente per l’ipotesi di lesioni personali gravi.