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Riesi: chiude la casa salesiana, presenza religiosa e sociale che ha formato intere generazioni


di Delfina Butera

Riesi: chiude la casa salesiana, presenza religiosa e sociale che ha formato intere generazioni
attualità
5 Ago 2022

Dopo 81 anni i salesiani lasciano Riesi. Era il 2 marzo 1941, quando don Crispino Guerra, don Paolo Giacomuzzi, don Ettore Carnevale ed il signor Luigi Guaschino giunsero a Riesi e iniziarono la loro missione, sulla scia degli insegnamenti di Don Bosco. Da allora e sino ad oggi, diversi sono stati i sacerdoti che hanno lasciato un’impronta indelebile nella comunità e nel cuore dei riesini. Il primo settembre tutto ciò resterà un ricordo. La loro partenza è infatti prevista per il prossimo mese. La notizia, è arrivata come un fulmine a ciel sereno e ha scatenato tristezza e amarezza. Una decisione appresa dai cittadini solo in questi giorni. L’addio dei salesiani sembra ufficiale. L’Ispettoria salesiana siciliana avrebbe già stabilito mesi addietro la chiusura della casa salesiana di Riesi ed a quanto pare il Rettor Maggiore avrebbe già firmato il decreto.

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Nessuno, sinora, ha fatto trapelare nulla o comunicato l’imminente partenza dei confratelli della congregazione salesiana. Un addio che addolora e lascia sgomenta la collettività locale e che innesca una serie di interrogativi. Già, perché, tale decisione avrà inevitabilmente ripercussioni sulla comunità. Dove andranno bambini e ragazzi? Dove trascorreranno il pomeriggio, l’estate ed il tempo libero i giovani, visto che a Riesi non esistono altri luoghi di aggregazione? E le chiese che fine faranno? Resteranno aperte o alcune verranno chiuse? Tante le domande che stanno balenando nella mente di genitori, fedeli e cittadini cresciuti negli ambienti salesiani. Tanto lavoro, opere, attività in favore dei giovani, spazzato via da una decisione che ai riesini appare ingiusta e inaccettabile. Ma la comunità non intende rinunciare agli amati salesiani che hanno avuto un importante ruolo educativo e sociale a Riesi. Una delegazione di cittadini e fedeli, ha incontrato il sindaco Salvatore Chiantia per chiedere di intervenire a nome della comunità presso l’Ispettoria ed il Rettor Maggiore per rivedere la decisione. Tanti sono pronti a manifestare per esprimere il loro dissenso e per chiedere a chi ha deciso, senza dire nulla a quanti hanno amato i salesiani di fare restare i parroci a Riesi. Una terra dove indimenticabili e grandi salesiani hanno lasciato una traccia indelebile e deciso di farsi seppellire. Il legame tra la comunità ed i figli di Don Bosco è sempre stato forte. Tonache svolazzanti, il sorriso di alcuni preti, i loro insegnamenti, i momenti spensierati dell’adolescenza trascorsi insieme nei cortili dell’oratorio, all’insegna dell’amore di Don Bosco per i giovani, sono immagini ancora vivide nella mente di tanti riesini. Luoghi della gioventù, della memoria, delle voci gioiose che amava Don Bosco, dove adesso rischia di calare solo il silenzio.


Delfina Butera
Giornalista pubblicista, appassionata e grande lettrice di autori contemporanei, collabora con il quotidiano La Sicilia di Catania. Nel 2007 ha curato l’ufficio stampa dell’assessorato provinciale alla Solidarietà. Ha coordinato un corso di formazione sui temi del giornalismo al Liceo «Vassallo» di Riesi.