Riesi, opposizione accusa: «Fondo di solidarietà andava destinato ai bisognosi»
di Delfina Butera
Contestata dall’opposizione la destinazione e la ripartizione del fondo di solidarietà comunale per il 2023 pervenuto al Comune. Per i consiglieri comunali Rosy Pilato, Alice Chiantia, Franco La Cagnina, Vincenzo Scibetta e Gianfranco Capizzi i propositi dall’Amministrazione Comunale non soddisferebbero le fasce sociali più fragili ed i reali bisogni della comunità. I 5 consiglieri, disapprovano il contenuto della delibera n. 55 del 2 ottobre sulla ripartizione di 75 mila euro. “Nell’atto – dice la consigliera Pilato – si rileva che sono state sentite le associazioni di promozione sociale e di categoria. Quali? Probabilmente dovevano essere sentiti gli uffici che avrebbero sicuramente indicato alcuni servizi essenziali e importanti come l’assistenza domiciliare agli anziani. Si parla anche di destinare alcune risorse per due figure professionali per i disabili senza specificare quali tipi di figure. Lo vorremmo sapere. Con tali risorse potevano essere potenziate le ore degli assistenti sociali, poiché l’attuale assistente sociale opera per alcune ore e le altre due assistenti collegate alla misura del reddito minimo d’inserimento dipendono dal Distretto Socio Sanitario. Non c’è nulla su minori a rischio, per contrastare la dispersione scolastica, per incentivare le nascite”. Sul coinvolgimento delle associazioni ha da ridire la consigliera Alice Chiantia: “Quale criterio è stato adottato per la scelta delle associazioni? Sono state coinvolte tutte le associazioni del territorio che operano nel settore?”. Per il consigliere Gianfranco Capizzi sono poche le risorse previste per le famiglie bisognose. “Queste somme – dice Capizzi – dovevano essere destinate a famiglie bisognose per acquisto spesa, per sostenere spese per malattia e viaggi della speranza, famiglie con minori disabili, persone che hanno perso il lavoro. Ci sono famiglie che hanno difficoltà anche ad acquistare il latte per i figli. Invece 20 mila euro sono stati destinati a feste e festini con iniziative di animazione. Per il pieno divertimento ci sono altri fondi ai quali attingere. Per le famiglie bisognose sono stati previsti solo 6 mila euro. Noi saremo vigili su come verranno spesi e utilizzati questi soldi”. Per il consigliere Franco La Cagnina potevano essere attivati altri servizi per le categorie sociali più fragili. “C’è un’amministrazione cieca e sorda – afferma La Cagnina- che non vede e non sente chi si reca al Comune per spese relative a bollette e altre necessità. Con questi fondi l’Amministrazione poteva alleggerire lo stato di bisogno di tante persone. Quest’anno a Riesi ci sono stati due suicidi di donne nell’arco di poco tempo. Si sono verificati più casi di disabili psichici e scompensati che i familiari si ritrovano a casa con notevoli difficoltà. Ciò significa che c’è un tessuto sociale fragile. Si poteva attivare uno sportello per donne in difficoltà, potenziare il Centro per la Famiglia al Comune”. Sul servizio di trasporto scolastico di alunni disabili e asili nido si sofferma il consigliere Vincenzo Scibetta:“Al Comune è pervenuto un finanziamento di 27 mila euro per incremento trasporto scolastico di alunni disabili delle scuole. Cosa vogliono incrementare se ad oggi non esiste un servizio di trasporto per alunni disabili? La scuola è già iniziata ma ancora oggi non c’è un atto di indirizzo per il tipo di servizio che intendono attivare. Un altro finanziamento di 69 mila euro è previsto per incremento asili nido. Cosa intendono per incremento? Forse vogliono aumentare gli asili nido o gli utenti? Tanti utenti non sono entrati all’asilo nido, quindi gli esclusi andavano inseriti a settembre. Quando pensano di farlo? I fondi, in totale 174 mila euro, sono arrivati a giugno. Invitiamo il sindaco che ha la delega ai Servizi Sociali a voler riflettere su come meglio destinare tali fondi alle famiglie disagiate e alle fasce sociali più deboli, nel rispetto delle note metodologiche relative a questi fondi”.