Riesi: giovani e inclini alla violenza pur di riscuotere i soldi dello spaccio. I nomi del blitz
di Redazione
Nelle 452 pagine dell’ordinanza firmata dal Gip di Caltanissetta, su richiesta della direzione distrettuale Antimafia, ci sono i nomi e le attività dei dodici indagati nell’operazione condotta dai carabinieri a Riesi. Una cricca di giovani, spregiudicati e inclini alla violenza, pur di riscuotere i proventi dello spaccio. Si rifornivano a Gela, hashish e cocaina, che poi finivano nelle piazze di spaccio di riesine. Il periodo preso in esame riguarda la fine del 2021. In carcere, all’alba di mercoledì, sono finite 8 persone, due ai domiciliari. Altre due sono ancora ricercate.
I vertici del gruppo.
Presunto vertice della cricca sarebbe Gabriele Giordano 29 anni, scaltro – secondo l’identikit del Carabinieri – e mani pesanti. Secondo gli investigatori non esitava a «punire» i clienti che non pagavano il controvalore delle dosi o chiedevano dilazioni nei pagamenti. Pratica che il gruppo di spaccio mal tollerava. A incastrare Giordano sarebbero le diverse intercettazioni compiute dai militari. Nel corso di alcune, il giovane, racconta di aver usato calci e pugni in più occasioni per riportare a miti consigli i clienti insolventi.
Le indagini.
Di un certo rilievo anche la figura di Vincenzo Pirrello 28 anni, componente dello stesso gruppo e Carmelo Giordano 26 anni, detto Carlo, cugino più giovane di Giordano, che lo aveva designato «bracciodestro». Di spessore – secondo i Carabinieri – anche Giuseppe Di Leo, 40 anni, un altro di quelli che non si sarebbe sottratto a usare le mani se qualche cliente non pagava le dosi o voleva fare lo «sperto».
«Se non paghi finisce come finisce – avrebbe minacciato – e non fare l’infame, non ce ne sta gente che mi fa spaventare».
Era un clima di terrore quello che si era venuto a creare sulle piazze di spaccio di Riesi. Tesi acclarata da uno dei tanti episodi citati nell’ordinanza: quando un ragazzo non potendo pagare le dosi era finito nel mirino di Di Leo. Quest’ultimo aveva minacciato di raccontare tutto al padre del giovane, e se necessario di inveire contro di lui. Così il cliente si era deciso a reperire i soldi in qualsiasi modo e a saldare il debito. Oggi sono iniziati gli interrogatori davanti al Gip.
I nomi del Blitz.
In carcere sono finiti Salvatore Cammarata di 29 anni, Salvuccio Correnti, 26, Giuseppe Di Leo, 40, Calogero Giordano, 35, Carmelo Giordano, 26, Gabriele Giordano, 29, Massimo Francesco Maurici, 48, Vincenzo Pirrello, 28. Ai domiciliari con braccialetto elettronico sono stati posti Maria Rosaria Marino, 48 anni e Pietro Paterno di 31. Altre due persone sono attivamente ricercate dai carabinieri perché reperibile e sfuggite al blitz.