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Riesi, la tassa sui rifiuti agita le acque. Venerdì si riapre il dibattito in consiglio comunale


di Redazione

Riesi, la tassa sui rifiuti agita le acque. Venerdì si riapre il dibattito in consiglio comunale
attualità
22 Ago 2023

Turbolenze di fine estate in seno al consiglio comunale dove tiene banco la nuova Tari, tassa sui rifiuti. Riesi Attiva, gruppo di opposizione, affida al consigliere Vincenzo Scibetta, le lagnanze su quanto recentemente accaduto in aula. «La maggioranza – spiegano i consiglieri in una nota – l’aula e l’amministrazione comunale, tornano indietro, rientrando all’interno nell’alveo della legittimità e della legalità. Durante la seduta del 28 luglio il nostro gruppo di opposizione ha depositato una nota che denunciava l’irregolarità per la mancata convocazione secondo le regole dettate dalla legge e dal regolamento del consiglio comunale. Il presidente, Dario La Rosa, pur avendo la possibilità di chiudere la seduta e rinviarla al giorno successivo, ha preferito continuare i lavori d’aula e approvare le proposte di deliberazioni su cui si erano espresse le commissioni. Le delibere sono state approvate il 28 luglio e oggi, dopo circa 30 giorni, tornano in consiglio, seduta fissata il 25 agosto, per essere revocate in in autotutela».

«Il presidente e la maggioranza – spiegano – oggi hanno ritenuto necessario tornare indietro e ripristinare la legalità e la legittimità delle funzioni del consiglio, per evitare qualche richiamo ufficiale da parte degli organi competenti. Un pasticcio che sarebbe costato caro a tutta la comunità di Riesi, sintomo di approssimazione e di mancanza di conoscenza delle regole dell’amministrazione».

«Di contro, in mezzo a questa turbolenza, la nuova convocazione del consiglio comunale ci dà la possibilità di rivedere le tariffe Tari 2023. Le tariffe proposte dalla nuova amministrazione tengono conto solo del nuovo Pef che la Srr ha inviato a maggio del 2023, nel quale sulla base dei risultati del 2021 (amministrazione Chiantia) si registra una riduzione del costo di circa 20.000 euro. Da questa riduzione sono state proposte delle tariffe che vedevano una riduzione di cinque centesimi al metroquadro sulla fascia dei monoreddito e di due centesimi al metro quadro per tutte le altre fasce residenziali, nessuna riduzione sulle categorie non residenziali. Non è questa la sola riduzione di tariffe che ha diritto la cittadinanza riesina. L’amministrazione non sa o fa finta di non sapere che a seguito del lavoro di recupero dell’evasione parziale e totale svolto dalla precedente amministrazione è aumentata la base imponibile che porta oggi a maggiori entrate annue della Tari di circa 200 mila euro. Considerato che il costo è fisso le tariffe vanno ridotte a tutti i cittadini per il corrispondente importo di circa il 15/20 per cento, corrispondenti ad almeno quindici o venti centesimi al metro quadro che, su un immobile di 100 metri quadrati, si traducono in 20/30 euro di riduzione».

«Più persone pagano più diminuisce la tariffa a fronte di un costo uguale. Il principio del recupero dell’evasione: pagare tutti per pagare di meno. Un lavoro di recupero svolto con molta attenzione dall’ufficio tributi su indicazione e mandato dell’amministrazione precedente, per recuperare quelle quote di Tari che non venivano pagate o venivano pagate solo parzialmente e che comportano, oggi, la possibilità di ridurre maggiormente le tariffe per i cittadini, tariffe che ricordiamo, devono solo consentire il finanziamento del 100 per cento del costo del servizio e non debbono creano utili al Comune. Pertanto – concludono i consiglieri – a partire dalla riduzione del costo del servizio e dalla nuova base imponibile occorre rivedere al vero ribasso le tariffe per l’anno 2023. Ne discuteremo in aula, venerdì, con lo spirito costruttivo e di salvaguardia degli interessi della città e di tutti i contribuenti onesti».

Nella foto grande, in alto, il consigliere Vincenzo Scibetta.


Redazione
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