Riesi manifesta contro la chiusura della casa salesiana. Domani un corteo cittadino
di Delfina Butera
Giovani, fedeli e cittadini, domani manifesteranno per dire “no” alla chiusura della casa salesiana. I partecipanti, si ritroveranno alle 16,45, dinanzi l’oratorio e attraverseranno viale Don Bosco, via Restivo Gallo, via Principe Umberto sino a giungere in piazza Garibaldi, davanti al cine teatro Don Bosco, dove alle 17,30 si terrà il Consiglio Comunale proprio sulla soppressione dell’opera salesiana a Riesi. Alla seduta prenderanno parte l’ispettore regionale dei salesiani, padre Giovanni D’Andrea e il vescovo della Diocesi di Piazza Armerina Rosario Gisana. Proprio alcuni giorni fa, è stata promossa da Michele Saitta, Salvatore Pasqualino e da altri fedeli e volontari, una raccolta firme per chiedere di rivedere la decisione di chiusura della casa salesiana, da allegare a un documento, che verranno consegnati all’ispettore. Intanto, non si placano malumori, tristezza e amarezza per l’imminente partenza dei salesiani.
“Dopo 81 anni di convivenza – dice Salvatore Pasqualino – di affetto reciproco e stima, fra comunità e salesiani, di ben 8 vocazioni salesiane e altre in corso, a differenza di altre città senza vocazioni salesiane, ci chiediamo quale peccato ha commesso Riesi, per meritare questo? Non dimentichiamo che questa comunità è ad alto rischio per devianza minorile e che i salesiani con l’oratorio aperto tutto l’anno sono riusciti a tenere impegnati tanti ragazzi e giovani, preservandoli da tentazioni e cattive strade. Non siamo prevenuti nei confronti di nessun sacerdote che potrebbe essere destinato alla nostra comunità ma riteniamo indispensabile la presenza dei salesiani a Riesi per il loro carisma”. Una scelta ritenuta da molti cittadini, prettamente penalizzante per la comunità, non programmata a causa di un ridimensionamento o chiusura di case salesiane in Sicilia. A quanto pare, infatti, l’unica a chiudere sarebbe quella riesina. Alcuni dei parroci, tra i quali il vicario foraneo e prete della chiesa Madre don Pasquale Sanzo, sono già stati destinati ad altra sede, qualche altro sacerdote resterà a Riesi. ”Questo provvedimento – afferma Michele Saitta – stravolge il carisma salesiano. Come si fa a rinchiudere in un ufficio, a vedere solo buste paga e numeri, un salesiano purosangue come don Pasquale Sanzo, destinato a diventare economo all’istituto Ranchibile di Palermo? La congregazione ha asportato l’anima salesiana di don Pasquale, relegandolo al ruolo di mero contabile”.