La presente pubblicazione rappresenta una sintesi iconografica di cartoline di Gela, prerogativa, oltre che dello scrivente, di diversi collezionisti di cartoline, come Nunzio Vicino, Saro Medoro, Ciuzzo Di Vita, Giuseppe Garbeni, Franco Pardo, Renzo Guglielmino, Giovanni Di Vita ed altri; tra essi, anche se non collezionista di cartoline, il compianto editore Gaetano Dainotto che ha dato lustro anche alla storia e ai personaggi di Gela. La collezione di cartoline proposta è stata limitata per evitare un costo di stampa eccessivo; purtroppo le amministrazioni comunali degli ultimi decenni, compresa l’attuale, sono rimaste sempre sorde e ciniche a qualsiasi proposta di pubblicazione compreso anche un loro acquisto. Cultura e storia patria sempre all’ultimo posto, ovviamente se c’è spazio. Diverse sono le metafore che vengono in mente osservando una cartolina illustrata, forse la più indicata è quella della “macchina del tempo”. Sfogliando un album di cartoline, infatti, è come se ci si trovasse su una ipotetica macchina per iniziare un viaggio a ritroso spazio-tempo per rivedere, o meglio riscoprire, antichi luoghi della nostra gioventù, rivivere sensazioni e ricordi (a volte anche odori) che magicamente, uno dopo l’altro, fuoriescono dai meandri più reconditi della memoria e che se da un lato ci assalgono piacevolmente, dall’altro ci pervadono di una pacata tristezza nel constatare di non poter più riprendere le cose passate, definitivamente appartenenti al tempo che fu.

E la memoria, amica inseparabile del tempo, produce un viaggio di ritorno, riconduce immagini e pensieri e torna a vivificarsi attraverso la mente e il cuore; la cartolina, infatti, nello stesso tempo contenitore e parte del contenuto, si conserva per la sua immagine e per ciò che ci ricorda e fa ricordare. Risponde al vero che, nella storia del costume in Italia, le cartoline postali illustrate meritano un posto di rilievo nella memoria storica collettiva. La cartolina d’epoca, spesso con i segni del tempo e a volte con le sue immagini scolorite, soprattutto nella memoria, costituisce dunque il motivo conduttore di questa particolare e inedita passeggiata per la città scandita dalle immagini che, oltre a rappresentare un percorso di rivisitazione di luoghi, mettono insieme eventi e personaggi che lasciano emergere un itinerario storico che ci appartiene. Andando, infatti, oltre le piazze, le vie, i monumenti, i palazzi, i luoghi e i personaggi che ci giungono da questi “oggetti”, che sono le cartoline illustrate, affiorano via via fatti e avvenimenti passati che finiscono per definire una serie di legami con le immagini e i luoghi del presente che spesso ci fanno scoprire cose perdute come la vivibilità e la città a misura d’uomo; ma, permettono anche di scoprire errori e scempi di persone che stoltamente e per interessi personali hanno messo le mani sulla città, modellandola a immagine e somiglianza del degrado, dell’incuria, dell’insipienza, dell’abbandono. Questo album, pertanto, si prefigge anche di fornire un contributo a quanti vogliono riappropriarsi del passato della propria città con la segreta speranza di migliorarne il futuro.
[Nuccio Mulè]