Tocca anche la provincia di Caltanissetta la maxi inchiesta condotta dalla guardia di finanza di Asti che ha comportato vari accessi in aeroporti e aviosuperfici con il sequestro preventivo di 17 aeromobili, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. L’operazione, nome in codice «Icaro», prefigura il reato di contrabbando doganale e ha portato alla luce l’evasione di rilevanti diritti doganali da parte di cittadini italiani che attraverso interposti trust internazionali, sarebbero risultati beneficiari ed effettivi utilizzatori di aerei ed elicotteri. Accertamenti, in queste ore, sarebbero stati condotti anche a Gela, con l’acquisizione di documenti.

Secondo gli investigatori, l’utilizzo delle aeromobili, andava ben oltre il periodo massimo di sei mesi previsto dal regime di temporanea importazione per i velivoli immatricolati all’estero. Il meccanismo illecito era stato architettato da due esperti nel settore aeronautico e utilizzato da 18 italiani. Evasa Iva per un valore di oltre due milioni di euro. L’operazione, in Sicilia, ha interessato le province di Caltanissetta e Ragusa, oltre che Asti, Alessandria, Genova, Milano, Cremona, Varese, Bolzano, Venezia, Padova, Bologna, Ravenna, Pisa, Perugia, Terni, Viterbo e Roma, Caltanissetta e Ragusa.

Le indagini sono state condotte con la collaborazione tecnica della sezione aerea della guardia di finanza di Genova. Il sistema, architettato da due esperti sarebbe stato utilizzato da 18 soggetti (tutti italiani), i cui nomi sono stati segnalati all’autorità giudiziaria. Aerei ed elicotteri sarebbero stati hanno utilizzati sia per fini personali che per scopi commerciali, anche per riprese cinematografiche di fiction televisive e film internazionali.