«Abbiamo sofferto insieme a te e ai tuoi genitori, vi siamo sempre stati vicini e aiutato in ogni piccola cosa. Di questa drammatica vicenda porteremo nel cuore la compostezza del vostro dolore e gli occhi vigili e maturi nonostante la giovane età del piccolo Arthur». Sono le parole usate dal Gela Fc nei confronti dei piccolo turista tedesco e della sua famiglia, vittime ieri dell’aggressione di un branco di cani inferociti mentre si trovavano in spiaggia.
«Adesso – scrive il club, che ha donato le maglie ufficiali di giuoco alla famiglia – andrete in un’altra città che si prenderà cura del vostro piccolo uomo con lo stesso amore che Gela vi ha trasmesso nonostante il grave incidente. Forza Arthur! Gela è con te. Ti auguriamo una pronta e serena guarigione. Le maglie del Gela Fc che avete fortemente voluto con tua sorella Anna vi accompagneranno in quest’altro viaggio. Non vi dimenticheremo mai.
Ai nostri mister Giuseppe Di Natale, Orazio Rechichi e Massimo Grasso giunga il ringraziamento di tutto il Gela Fc per quello che hanno fatto e che sicuramente faranno. Siete stati degli eroi». Gli uomini dello staff sportivo dei Gela Fc sono stati i primi soccorritori della famiglia aggredita dal branco sulla spiaggia di Macchitella. Tecnici e atleti erano impegnati nel vicino campo comunale «Mattei» e non hanno esitato a soccorrere i turisti accerchiati dai cani inferociti.

A loro, ieri, sono andati i ringraziamenti del sindaco, Lucio Greco.

In queste ore messaggi di solidarietà e affetto sono stati numerosi. Tra i gesti più apprezzati la visita in ospedale, stamane, del consigliere Salvatore Scerra.

«In questo momento – afferma Scerra – Gela vive un grande dramma sociale, quello della mancanza di sicurezza. L’episodio di ieri, l’aggressione dei cani randagi a una famiglia straniera, deve far riflettere tutti ma, in primis, chi “sgoverna” questa città. Non è la prima volta che accade un episodio del genere, già qualche anno fa è stata addirittura necessaria la chiusura di alcuni siti per la presenza di cani randagi».

«L’unica nota positiva – dice Scerra – se così possiamo definirla, è lo stato di salute del piccolo che sicuramente avrà un trauma permanente per tutta la vita, ma certamente avrà la possibilità di tornare a mare a nuotare, magari di nuovo nel nostro Golfo. Da consigliere comunale mi farò promotore dell’ per il conferimento della cittadinanza onoraria».
«Propongo di scusaci con la famiglia aggredita e con chiunque si trovi ospite nella nostra amata e dannata terra magari offrendo loro un nuovo soggiorno, affinché possano godere di ciò che di più bello ci è rimasto: il cuore. Considerato che il senso del dovere non funziona usiamo quello che più rappresenta i cittadini si Gela: la generosità, l’accoglienza, l’umiltà di chiedere scusa. Il ringraziamento di tutta la città va naturalmente ai ragazzi del Gela Fc, il cui intervento provvidenziale ha scongiurato una possibile tragedia».