Sp 112 tra pericoli e abbandono, ora c’è un commissario per l’emergenza delle strade siciliane
di Redazione
C’è la possibilità di sopperire a una condizione vergognosa, quella dell’itinerario Resuttano – Villalba – Vallelunga, quei 32 chilometri (Sp 112 e Interprovinciale) che collegano il Vallone all’autostrada. Guai a non battere i pugni, adesso che Regione e Governo sono prossimo alla nomina di un commissario per l’emergenza delle strade provinciali Siciliane con un portafoglio da 33 milioni di euro per gestire la prima emergenza in una trentina di strade tra le province di Palermo, Messina, Caltanissetta, Catania e Siracusa. È una goccia nel mare. Ma l’itinerario per l’A19 è un’emergenza nell’emergenza e riguarda il collegamento di una mezza dozzina di comuni della provincia (anche Marianopoli e Santa Caterina). Ora i sindaci potranno avere più voce in capitolo.
«Appare ormai vicina – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans – la nomina del commissario straordinario per la rete viaria provinciale della Sicilia, richiesta dal governo regionale nel 2019». Sarà l’ingegnere Gianluca Ievolella e stamane, il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha manifestato la propria “intesa” al ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini sulla nomina e le funzioni dell’alto funzionario tecnico, al quale Stato e Regione affidano il compito di occuparsi della progettazione, l’affidamento e l’esecuzione degli interventi sulle strade provinciali dell’Isola. Ievolella, ex provveditore alle opere pubbliche della Sicilia, è stato scelto d’intesa tra Roma e Palermo. Il suo primo compito sarà quello di realizzare un piano di 32 strade, per un valore di 33 milioni di euro, risorse messe a disposizione dal governo regionale e che riguardano le cinque province di cui sopra.
«Si tratta – dice Musumeci – di un primo elenco di interventi che interessano la viabilità secondaria, da anni in stato di abbandono e degrado dopo la devastante riforma delle Province.
Il governatore ha espresso soddisfazione “rispetto a una nomina attesa da anni (già ai tempi dei ministri Toninelli e De Micheli). Molte strade provinciali della Sicilia in questi quattro anni sono state oggetto di importanti interventi di manutenzione, consolidamento e messa in sicurezza a cura del dipartimento regionale Infrastrutture con fondi della Regione, per circa 300 milioni di euro, a valere su risorse dell’Accordo di programma quadro e Patto per il Sud. L’intesa col ministro Giovannini, che ringrazio per avere accolto il nostro appello, prevede che questo primo elenco di opere dovrà essere integrato con altri interventi (almeno un centinaio) che dovranno trovare copertura finanziaria a cura del ministero delle Infrastrutture e della Mobilità. Ovviamente la Regione continuerà a fare la sua parte. Spero che adesso il commissario, una volta formalizzata la nomina, proceda con celerità e che possa disporre di poteri di semplificazione delle procedure».
Breve nota a margine.
La strada che collega il Vallone all’A19 non è stata devastata solo dall’incuria e dall’abbandono, dagli smottamenti e dalle colate di fango. Negli anni sono stati eseguiti scavi, in alcuni casi per chilometri, dovuti alla posa in opera di cavi della rete elettrica e della fibra ottica. Scavi non ripristinati a regola d’arte che poi hanno dato luogo a cedimenti.
Immaginiamo che le province competenti su questa strada, a cavallo tra i territori di Palermo e Caltanissetta, abbiano rilevato e denunciato questi fatti. E confidiamo che enti e ditte che hanno eseguito i lavori possano essere richiamati alle loro responsabilità.