Sugli «alberi di Gela» ecco il botta e risposta a distanza tra Pecoraro Scanio e Berlusconi
di Redazione
Fra i temi della campagna elettorale per le Politiche 2022 c’è sicuramente quello dell’Ambiente, finito stamane in un botta e risposta a distanza tra l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, più volte presente a Gela durante il suo impegno nei governi Amato e Prodi e dall’altra, l’ex premier Silvio Berlusconi. E sullo sfondo della polemica c’è proprio Gela e le politiche (fallimentari) dei vari governi in tema di tutela dell’Ambiente. Stamane, nella sua videopillola quotidiana, Berlusconi aveva sottolineato l’importanza di realizzare il maggior numero di aree verdi nelle città e sul territorio italiano.
«Gela e Taranto – replica Pecoraro Scanio – furono le prime città ad aver avviato le procedure con i fondi statali che avevo destinato a piantare decine di milioni di alberi. Il governo Berlusconi tagliò subito quei fondi».
Gela, Taranto e le altre città – secondo l’ex ministro hanno dovuto aspettare il 2020 per vedere l’impegno concreto del premier Conte per un miliardo di euro per la messa a dimora di 100 milioni di alberi.
«Oggi Berlusconi parla di milioni di alberi e sono contento di questo pentimento ma occorrono proposte serie. Lo invito a un confronto così che si passi dagli annunci a progetti con numeri e costi chiari».