Traffico di droga e armi, 15 arresti tra Sicilia e Germania. Sequestrati fucili e pistole
di Redazione
Associazione a delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di droga, aggravata dalla disponibilità di armi. Queste le accuse nei confronti di 15 arrestati nell’ambito dell’operazione «Albana» portata a termine dai carabinieri del Ros e dei Comandi provinciali di Enna, Caltanissetta, Catania e Brescia. Il business della banda era incentrato soprattutto su marijuana e hashish. L’indagine, coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia nissena, che ha chiesto e ottenuto la misura cautelare emessa poi dal gip, ha fatto luce anche un traffico di droga che dalla Germania arrivava a Barrafranca, in provincia di Enna. Un business gestito da emigrati siciliani in terra tedesca. Tre degli indagati devono rispondere anche di intestazione fittizia di beni con l’obiettivo di eludere la legge sulle misure di prevenzione. Dei 15 arrestati, 13 sono in carcere e due ai domiciliari. Due degli indagati avevano collegamenti con elementi legati alla mafia di Catania, in particolare con il clan di Ognina – Picanello. Droga ma non solo. La disponibilità di armi è uno dei capitoli dell’inchiesta della Dda di Caltanissetta. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno trovato e sequestrato armi e munizioni. Tra queste un fucile doppietta a canne mozze modificato calibro 12, marca Gamba, con matricola abrasa; una pistola calibro 9 di fabbricazione spagnola, con matricola abrasa; una pistola senza marca con matricola abrasa; una pistola Beretta modello 70, calibro 7,65, con matricola abrasa; un revolver marca Trada, calibro 38, con matricola abrasa; una pistola marca Fab 1516, con matricola abrasa; una carabina Winchester calibro 22 non registrata; una carabina ad aria compressa marca Diana, calibro 4,5; 3.143 cartucce di vario calibro. Sequestrato anche un ingente quantitativo di bossoli, ogive e polvere da sparo per la fabbricazione artigianale di proiettili e munizioni.
L’inchiesta ha consentito di delineare l’esistenza di un sodalizio criminale dedito alla produzione, lavorazione e distribuzione della droga su diverse province. Accertata la disponibilità di un mini arsenale. Il gruppo, che disponeva di un numero considerevole di armi e poteva contare sulla collaborazione di soggetti di Catania e sulla complicità di una insospettabile famiglia di Barrafranca, aveva messo a dimora una grossa piantagione di cannabis in serra, con annesso laboratorio per la produzione di marijuana e hashish. La droga, nel corso di un servizio avvenuto nel novembre di due anni fa, venne sequestrata insieme con un ingente numero di armi e munizioni clandestine. La Dda ha poi disposto perquisizioni in Germania, a Colonia, a carico di due indagati residenti a nella città tedesca. Le perquisizioni sono state eseguite dalle autorità tedesche con la presenza di personale del Ros dei Carabinieri, nell’ambito di una cooperazione internazionale svoltasi sotto l’egida di Europol. Secondo gli inquirenti esistevano rapporti stabili tra la comunità di Barrafranca residente a Colonia, tra cui anche persone già condannate in via definitiva per associazione mafiosa, e gli italiani implicati nel traffico di droga.