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COVID 19 | Vaccinazione

Riesi: caos al poliambulatorio, scoppia la protesta. Code all’Hub di Gela. L’assessore: «L’Asp faccia meglio»


di Delfina Butera

Riesi: caos al poliambulatorio, scoppia la protesta. Code all’Hub di Gela. L’assessore: «L’Asp faccia meglio»
attualità
19 Lug 2021

Se il generale Figliuolo invita gli italiani a vaccinarsi ovunque.. anche in villeggiatura, a Riesi, abbondano le persone che si vogliono vaccinare ma scarseggiano i vaccini. Molti cittadini che dovevano effettuare la seconda dose venerdì scorso sono rimasti senza. Il Poliambulatorio in poche ore, venerdì pomeriggio, si è trasformato in una bolgia: caos, confusione e disordine, tra le proteste delle persone in fila per ore. È stato richiesto l’intervento dei Carabinieri. Dopo pochi minuti sono arrivati anche il sindaco, Salvatore Chiantia, e l’assessore, Gaetano Ievolella, che hanno contattato i responsabili dell’Asp e dialogato con i cittadini rimasti senza vaccino. Nel pomeriggio, a un certo punto, alle persone in attesa del vaccino è stato comunicato che erano rimaste poche dosi, insufficienti per tutti i presenti. Ciò ha suscitato proteste e lamentele. I volontari della Croce Rossa che settimanalmente svolgono nelle giornate delle vaccinazioni servizio di volontariato per coordinare l’afflusso degli utenti, sono andati via. Il responsabile della Cri temendo per l’incolumità dei volontari ha infatti invitato i propri operatori a interrompere il servizio. A quanto pare sarebbe proprio la macchina organizzativa del servizio fornito dall’Asp a non aver funzionare alla perfezione. Le persone che devono ricevere la seconda dose, infatti, non si possono prenotare sulla piattaforma dell’Asp e pertanto senza prenotazione devono presentarsi al Poliambulatorio, munirsi di tagliando con un numero progressivo fornito dai volontari Cri, accodarsi e attendere il proprio turno o tornare nelle ore successive. A questi si aggiungono anche quelli che non riescono a prenotarsi, quelli che dovevano fare il vaccino nel turno precedente e ammessi a farlo venerdì, e quelli che dopo aver ricevuto la prima dose in un altro centro vaccinale si rivolgono al Poliambulatorio per effettuare il richiamo, servizio che si svolge anche in tanti altri centri vaccinali d’Italia. Tra l’altro, a quanto pare, referenti e personale dell’Asp non comunicherebbero al loro arrivo ai volontari della Cri il numero dei vaccini disponibili in modo tale da distribuire un corretto numero di biglietti agli utenti. Altresì venerdì pomeriggio non era presente un coordinatore del servizio dell’Asp, preposto ad armonizzare il lavoro dei due medici e del personale e prassi prevista per gli utenti. Tutto ciò avrebbe determinato quanto accaduto venerdì pomeriggio ma anche qualche settimana fa. Da una parte un sovrannumero di cittadini che vogliono vaccinarsi e dall’altra una carenza di vaccini o dosi insufficienti per l’utenza che si presenta al Poliambulatorio. Il sindaco Salvatore Chiantia intervenuto venerdì pomeriggio ha concordato telefonicamente con il direttore sanitario dell’Asp Marcella Santino per sabato scorso la prosecuzione dei vaccini per chi doveva ricevere la seconda dose e di rivedere e organizzare meglio il servizio al Poliambulatorio a partire dal questa settimana.

Gela.

Disagi anche a Gela, code e assembramenti per chi doveva ricevere il vaccino. E parliamo di uno degli Hub più grandi dell’Isola. Eppure «gli assembramenti visti in questo fine settimana – dice l’assessore alla Salute, Nadia Gnoffo – nonostante il calo delle prenotazioni, non rappresentano certo un bel biglietto da visita per una città che sta subendo, ancora una volta, le limitazioni della Zona Rossa. In pochissimo spazio all’ingresso stavano ammassate decine e decine di cittadini, senza che nessuno facesse rispettare il distanziamento né, tantomeno, che venisse fatta alcuna distinzione tra soggetti prenotati e non, e tra chi doveva ricevere la prima o la seconda dose».

«La struttura – afferma – messa a punto dal Comune di Gela in tempi record offre grandi spazi ed infinite possibilità di organizzazione logistica, ed è un peccato che l’Asp non riesca ad organizzare una gestione efficace. Un Hub funzionale ed efficiente, soprattutto in questo periodo, è quello che serve per cercare di invogliare i cittadini alla vaccinazione. Non è certo costringendo la gente a lunghe file sotto il sole cocente che riusciremo a convincere gli indecisi. Chiederò ad Asp un intervento immediato affinché non si ripetano le scene di questo fine settimana. Ai cittadini che ancora non hanno scelto di farlo, rinnovo l’invito a vaccinarsi per far sì che questo periodo buio possa finire al più presto».


Delfina Butera
Giornalista pubblicista, appassionata e grande lettrice di autori contemporanei, collabora con il quotidiano La Sicilia di Catania. Nel 2007 ha curato l’ufficio stampa dell’assessorato provinciale alla Solidarietà. Ha coordinato un corso di formazione sui temi del giornalismo al Liceo «Vassallo» di Riesi.