Vaccini nel caos, da Riesi a Gela infuria la protesta. Il sindaco Chiantia scrive all’Asp. Lupo: «Scandaloso»
di Delfina Butera
Da Riesi a Gela, da Mazzarino a Niscemi, centinaia di anziani stanno riscontrando molte difficoltà a prenotare la dose del vaccino. Malgrado la buona volontà, moltissimi ultra ottantenni, alle prese con computer e telefono, da giorni provano invano a registrarsi nel sistema on line o a chiamare il numero verde per ottenere una prenotazione per sottoporsi al vaccino anti Covid 19. Senza risultato.
A Riesi, ad esempio, molti hanno inserito il codice di avviamento postale del comune, vedendosi «rispondere» dal sistema nessuna disponibilità. Oltre all’impossibilità di prenotarsi per effettuare il vaccino in una struttura ospedaliera del comprensorio è stata riscontrata da tanti la difficoltà a recarsi eventualmente in ospedali di altri lontani centri siciliani.
A farsi portavoce dei disagi e delle difficoltà rilevate da tanti anziani nei giorni scorsi è stato il sindaco, Salvatore Chiantia, il quale ha deciso di scrivere al direttore dell’Asp, Alessandro Caltagirone.
«Mi sono pervenute diverse lamentele da parte di tante persone – dice il sindaco Salvatore Chiantia – per le difficoltà legate alla prenotazione ma anche per quelle relative a eventuali spostamenti in ospedali di altre province. Chiederò al direttore dell’Asp di poter effettuare qui i vaccini e di utilizzare il Poliambulatorio».
Il responsabile di Igiene pubblica del poliambulatorio Asp, Fulvio Drogo, si è già reso disponibile a effettuare i vaccini nella struttura sanitaria locale dipendente dell’Azienda sanitaria.
I casi di Riesi e Gela, ma quelli, più in generale del resto della Sicilia, sono già all’attenzione delle autorità regionali.
«Il calendario delle vaccinazioni anticovid – dice Giuseppe Lupo, capogruppo Pd all’Ars – è saturo e le prenotazioni sono bloccate per migliaia di ultra ottantenni ma il governo Musumeci continua a fare orecchie da mercante».
«Le prenotazioni – dice – si sono bloccate pochi giorni dopo l’avvio della campagna vaccinale, anziani dirottati in strutture sanitarie distanti dal luogo di residenza e difficilmente raggiungibili – continua Lupo – sono il segno tangibile del caos della Sanità in Sicilia per responsabilità dell’Assessore, nonostante il generoso impegno del personale sanitario. Mentre non si hanno notizie dell’annunciato accordo tra l’assessorato e i medici di medicina generale che il governo Musumeci sembra voler tenere ai margini dell’organizzazione sanitaria per la lotta al Covid. È scandaloso – conclude – che a distanza di un anno dall’esplodere della pandemia il governo Musumeci non sia ancora riuscito ad organizzare una corretta campagna di vaccinazione».