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DAY AFTER | Mozione di sfiducia

Vallelunga, i consiglieri: «Continuare era inutile». Il sindaco: «Accuse strumentali». E medita ricorso al Tar


di Redazione

Vallelunga, i consiglieri: «Continuare era inutile». Il sindaco: «Accuse strumentali». E medita ricorso al Tar
politica
24 Set 2020

Settembre a Vallelunga è un mese diverso da ogni altro, si sente nell’aria. Non solo per via del profumo del mosto, delle olive mature pronte alla molitura. Dei campi che si preparano alla semina. Settembre è soprattutto il mese della madonna, Maria Santissima di Loreto, che col suo manto protettore allontana ogni asprezza. E forse solo questo potrà placare per qualche giorno le inquietudini della politica. Il Prato Ameno appare infatti più increspato del solito dopo che ieri, a tarda sera, è arrivata l’interruzione anticipata del mandato elettivo del del sindaco, della giunta e del consiglio comunale.

Passa la mozione di sfiducia, approvata da 10 consiglieri su 12, a larga maggioranza.

(leggi l’articolo di ieri)

Il sindaco, Tommaso Pelagalli, Gianfranco per gli amici, suo malgrado deve salutare la compagnia e accomodarsi fuori dal palazzo con 7 mesi di anticipo. In arrivo, dagli Enti locali, c’è un commissario regionale. Gestirà il comune con poteri sostitutivi sia del sindaco (e della giunta) che del consiglio comunale, autolicenziatosi, con la mozione di cui sopra.

Tutto qui tranne sorprese. Per le quali vi rimandiamo a piede di pagina (tanto per regalarci un po’ di sana suspance).

Profondo e antico il travaglio politico su cui poggia la botta finale arrivata ieri in aula, con votazione avvenuta poco dopo le 23.

Pelagalli, eletto il 5 giugno del 2016 con una percentuale vicina al 53 per cento, negli anni aveva perso vari pezzi della sua maggioranza, fino a ritrovarsi a ranghi ridotti.

Lui ha sempre difeso l’operato dell’amministrazione.

Gli altri lo rimproverano di una scarsa propensione al confronto e di aver trovato troppe volte chiusa la sua porta.

Tutto riassunto nella mozione – de profundis approvata ieri sera: 22 rilievi critici senza sconti né scusanti, divisi in due capitoli: 15 argomenti di carattere politico amministrativo e 7 lagnanze alla voce inadempienze.

Tra esse le troppe ricomposizioni della giunta, le incongruenze nella gestione dei rifiuti – a dire dei firmatari – con un inspiegabile aumento delle tariffe a fronte di una differenziata al 78 per cento, unicum in provincia, il ritardo nell’approvazione del bilancio nei vari anni di gestione, le mancate scelte sul randagismo e una più in generale «assenza di progettualità» sfociata – sempre a dire dei proponenti – in un incedere volutamente indirizzato «ad alimentare conflittualità insignificanti piuttosto che risolverle i problemi sul nascere».

«Non si ravvisa – scrivono nel dispositivo finale poi approvato dall’aula – alcuna valida motivazione per prolungare ulteriormente una lunga agonia politica all’insegna di un infruttuoso scontro istituzionale alimentato da continue provocazioni da parte del sindaco e della sua giunta». Firmato Chiara Pacino (presidente), Letizia Vullo, Rosolino Gulino, Vito Tagliarini, Michele Marotta, Sonia Genco, Concetta Gulino, Roberto Emmanuele, Concetta Mistretta e Silvio Zuzzé.

(Clicca qui per scaricare il testo integrale della mozione di sfiducia).

Pelagalli si è presentato nel caldo torrido della sala consiliare armato di una controdeduzione altrettanto articolata. Undici cartelle a inchiostro fitto con le quali ha difeso l’operato suo e della giunta.

A iniziare dalla risposta a chi lo accusava di assenza di dialogo:

«Non risulta – scrive nella sua memoria difensiva – siano mai state disattese le interrogazioni presentate dai consiglieri di opposizione. Né risulta a questa amministrazione che il comune di Vallelunga versi in una situazione tale da potersi affermare la sussistenza di un qualsiasi tipo di degrado urbano».

«Risibile – definisce poi – il rilievo sull’aumento della Tassa sui rifiuti atteso che esso non dipende dal sindaco bensì dai costi di gestione della Srr Ato3» che elenca nell’atto: maggiori costi Srr Servizi e Impianti, aumento costo smaltimento rifiuti indifferenziati e biodegradabili e compenso del personale in comando. Tutto con cifre e dettagli.

«La mozione – conclude il sindaco – è strumentale e il suo uso, illegittimo e improprio, è stato dai consiglieri del tutto snaturato ed adattato ad essere asservita a diversa finalità, cioè quella di colpire la persona e la sua dignità. Quale migliore occasione per liberarsi di uno scomodo avversario politico?»

(clicca qui per per leggere integralmente le controdeduzioni del sindaco Pelagalli).

Al dì là delle motivazioni dell’una e dell’altra fazione il risultato è oramai assodato: sindaco sfiduciato, commissario in arrivo ed elezioni in primavera.

Una conclusione choc che arriva nella settimana in cui il popolo si raccoglie in preghiera e rinnova la devozione a Maria Santissima di Loreto.

Tutto finito? Forse. Pelagalli ha annunciato a microfoni spenti di volersi concedere un paio di giorni di riflessione.

«I contenuti della mozione non sono fondati e sono connotati da illogicità e travisamento dei fatti e, in alcune censure, si assumono toni diffamanti». Tradotto in termini spiccioli non esclude di adire le sedi giudiziarie per la tutela dei diritti e degli interessi che ritiene lesi.

Un ricorso al Tar sulla delibera di sfiducia potrebbe rimettere tutto in gioco. Tutto è ancora possibile.


Redazione
Today 24 è un quotidiano on line indipendente, fondato nel 2014 da Massimo Sarcuno. Ogni giorno racconta i fatti e le notizie di Gela, Niscemi, Riesi, Butera, Mazzarino e di molti altri comuni del comprensorio. In particolare l’area del Vallone.