«Con la delicata e complessa operazione condotta dai carabinieri, che ha portato al duplice arresto di una donna e di un uomo, componenti della cerchia familiare di una minorenne, vittima di abusi sessuali, per Vallelunga è stata scritta una tristissima pagina di storia, inaccettabile e inconcepibile». Lo affermano sgomenti il sindaco, Giuseppe Montesano e la vice, Rosa Izzo, assessore ai Servizi sociali. «È impensabile – afferma l’assessore – che in un contesto, solo apparentemente tranquillo, si possa essere consumato un dramma del genere, ai danni di una minore con deficit. L’epilogo della vicenda è stato possibile grazie alla azione sinergica tra le istituzioni presenti sul territorio. Questo è un esempio concreto di come a Vallelunga sia attiva una rete istituzionale, attiva che opera in nome della Legalità sempre attenta a cogliere qualsiasi segnale a favore della comunità. Un plauso, da parte nostra, va ai carabinieri della compagnia di Mussomeli, al comandante, capitano Giuseppe Tomaselli, al maresciallo Antonio Avallone e a tutti i carabinieri del comando stazione di Vallelunga, per aver messo fine ad uno scempio, per il quale non esiste definizione umanamente accettabile».

«È vergognoso – dice il sindaco – per noi e per la nostra comunità dover accettare che si sia potuto perpetrare un reato così grave. A seguito di quanto accaduto e delle reazioni dell’opinione pubblica, ci rendiamo conto che la nostra comunità sta cambiando direzione, cammina su percorsi di legalità e dimostra di avere fiducia nelle Istituzioni con collaborazione attiva verso un percorso di riscatto sociale. Questo rappresenta un esempio tangibile di come a Vallelunga la storia sia cambiata veramente».
Parole di sentito ringraziamento sono state espresse dell’amministrazione comunale alla dirigente scolastica, all’assistente sociale del comune, alla polizia municipale e a tutti i cittadini che a vario titolo hanno collaborato.

«Speriamo di non dover più scrivere pagine di storia così tristi».

«L’amministrazione comunale – concludono – in ossequio agli obblighi istituzionali in capo all’ente, ha emanato tempestivo provvedimento al ricovero dei minori coinvolti in una comunità protetta, augurando loro di iniziare proprio da lì una nuova vita lontana da contesti di degrado, violenze e abusi».