Continua il percorso di legalità promosso dall’Amministrazione Comunale per le scuole di Vallelunga Pratameno. Dopo l’inaugurazione dell’asilo nido intitolato al piccolo Di Matteo e la giornata contro la violenza di genere, stamane, nell’aiuola della scuola secondaria di primo grado «Quasimodo» è stata messa a dimora una talea proveniente dall’albero simbolo del giudice Giovanni Falcone. Una gemma del ficus che cresce nei pressi del palazzo di Palermo che fu residenza del magistrato assassinato dalla mafia è stata piantata a Vallelunga: crescerà, protetta da ragazzi e docenti, divenendo un simbolo di legalità e rispetto dell’ambiente. L’iniziativa rientra nell’ambito di «Un albero per il futuro», progetto avviato dal ministero della Transizione ecologica e dal raggruppamento Carabinieri Biodiversità. Riveste carattere nazionale e si rivolge alle scuole, al fine di sensibilizzare i giovani verso temi di alto valore sociale quali, appunto, la legalità, l’importanza della forestazione e la conservazione della biodiversità. Era presente il tenente colonnello Giuseppe Micalizzi, comandante del nucleo dei Carabinieri forestali di Reggio Calabria, che ha tenuto una lezione sulla biodiversità e la legalità.

Al fianco dell’ufficiale c’erano carabinieri del reparto ambientale di Reggio e il comandante della stazione dell’Arma di Vallelunga Pratameno, luogotenente Michele Furfaro.

«Sono onorato – dice il sindaco, Giuseppe Montesano – per le autorevoli presenze di oggi. Abbiamo vissuto l’emozione di aver messo a dimora la pianta simbolo della Legalità, con l’auspicio che diventi humus utile a far sviluppare le coscienze della nuova società, all’insegna della legalità».

Presenti, tra gli altri, insegnanti e rappresentanti dell’amministrazione comunale. C’erano gli assessori alla Pubblica istruzione, Rosa Izzo, all’Ambiente, Roberto Emmanuele e allo Sport, Silvio Zuzzé e la consigliera Carola Tubolino.
«Continueremo – dice Izzo, che ha la delega di vicesindaco – a sostenere iniziative per la promozione della Legalità, con l’obiettivo di dare ai ragazzi gli strumenti necessari per combattere la cultura mafiosa e la criminalità organizzata. Piaghe che per molto tempo ci hanno tenuti succubi e privati della Libertà».