Villalba, l’omaggio al carabiniere eroe. Un vicolo del centro intitolato al maresciallo Purpi
di Redazione
Questa mattina a Villalba si è svolta la cerimonia d’intitolazione di un vicolo del centro storico al maresciallo d’alloggio Pietro Purpi, comandante della stazione Carabinieri, caduto nell’adempimento del dovere il 4 dicembre 1943. La celebrazione si è svolta alla presenza delle autorità provinciali. C’erano il prefetto, Chiara Armenia, il questore, Pinuccia Albertina Agnello e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Alessandro Mucci, che insieme al sindaco Maria Paola Immordino, ai componenti dell’amministrazione comunale, al sindaco di Petralia Sottana Pietro Polito e a una nutrita presenza di studenti dell’istituto comprensivo «Garibaldi» di Villalba, hanno espresso commosse parole in ricordo degli eventi e del militare, simbolo di rettitudine e amore verso il prossimo. Al termine della cerimonia è stata deposta una corona d’alloro ai piedi della targa toponomastica, benedetta dal cappellano militare, don Salvatore Falzone e dal parroco, don Marko Cosentino.
Il colonnello Mucci, nel corso di un breve e toccante intervento, dopo il saluto e un ringraziamento alle autorità, ha esaltato la figura dell’eroico militare, insignito il 14 novembre 2023 della Medaglia d’Oro al Valore dell’Arma dei Carabinieri con la seguente motivazione:
«Comandante di Stazione in area caratterizzata dalla presenza di bande criminali, disponeva un’interrotta attività finalizzata a tutelare la popolazione locale vittima di violenza, minacce e altri gravi reati da parte di una banda armata, composta da tre pericolosi malviventi di cui uno evaso pochi giorni prima e un altro già latitante. Fatto segno di proditoria e improvvisa azione di fuoco di un vile agguato tesogli in pieno centro abitato da due sicari, evidenziando eccezionale senso del dovere e ferma determinazione riusciva, benché gravemente ferito a fornire determinanti indicazioni per l’identificazione e l’arresto dei responsabili. Fulgido esempio di eroismo e non comune senso del dovere spinti fino all’estremo sacrificio».